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lunedì 28 settembre 2009

Non si vive di solo frumento! ecco le alternative, utili in particolar modo per chi soffre di celiachia

Pianta di quinoaIl grano e' una delle fonti di sostentamento dell'uomo. Però, oltre alla spiga, c'è dell'altro. Ci sono cereali alternativi e quelli che non appartengono alla grande famiglia delle graminacee. Ma che fanno ugualmente tanto bene.


Il Kamut è buono, digeribile e prezioso di vitamine, proteine e sali minerali. Il kamut, antenato del grano, vanta un'elevata concentrazione di selenio, fondamentale per ridurre la formazione di radicali liberi. Insomma, fa bene ed è ben tollerato anche da chi manifesta un'ipersensibilità al frumento (allergia al glutine).
Come assaporarlo? Sotto forma di pasta, di pane o, perché no, di pizza.

Il farro apprezzato nell'antica Roma, oggi il farro è tornato in auge, coltivato soprattutto in Toscana e Umbria. Le sue peculiarità? Avere un notevole potere antiossidante nonché proprietà ricostituenti e rinfrescanti, vista la quantità di ferro e fibre in esso contenuti.

Il monococco, coltivato nel Vicino Oriente già più di 10mila anni fa e ora riscoperto per il suo alto contenuto proteico. Una curiosità: tracce di questo cereale sono state trovate nello stomaco della mummia Otzi, rinvenuta in Val Senales e risalente all'Età del Rame.

E del grano saraceno che dire? Che, in realtà, non fa parte della famiglia del grano, ma che è alquanto versatile in cucina. Pizzoccheri e sciatt docent.

La quinoa, venerata dagli Inca come pianta sacra, la quinoa nasce sugli altopiani pietrosi andini, ad altitudini comprese fra i 3.800 e 4.200 metri. Un alimento ricco di fosforo, magnesio, ferro, zinco e proteine vegetali, nonché totalmente privo di glutine, quindi complice di chi ha problemi di celiachia.

L'amaranto, originario del Centro America e ingrediente perfetto per un sano minestrone di verdura.

sabato 26 settembre 2009

Vuoi farti il pane da sola (anche senza glutine) ecco la "macchina automatica del pane" Bread & Break

Si sa' il pane appena sfornato e' tutta un'altra cosa, se poi consideriamo chi soffre di allergie alimentari, tipo la celiachia, la soddisfazione diventa veramente tanta.
Chi ne soffre sa' quanto sia difficile, per non dire impossibile, trovare dei prodotti da forno senza glutine, si trovano solo nei forni specializzati di grossi centri urbani.

E allora perche' non farcelo da soli il pane in casa?

La soluzione esiste, si tratta di macchine automatiche e programmabili che eseguono il ciclo completo di impastare, lievitare e cuocere il pane, fare dolci, preparare marmellate ecc.... ad un prezzo che si aggira sugli 80 EURO.

Ve ne presento un modello che mi e' parso abbastanza interessante e adatto allo scopo:
MACCHINA DEL PANE Bread & Break Art. 1XE80100 G3 Ferrari - G3 FERRARI
In questa pagina potete trovare tutti i dettagli di alcune macchine per il pane.

Per comodita riporto le caratteristiche della macchina Bread & Break:
Completamente automatica e programmabile la macchina del pane “Bread & Break” permette di avere pane fresco in ogni momento della giornata. Grazie agli 11 programmi pre-impostati (tra cui il programma “senza glutine” per le intolleranze alimentari) e al programma personalizzabile, “Bread & Break” puo essere utilizzata anche per preparare dolci, marmellate e per impastare.

Dotata di display digitale LCD, 2 lame per impastare in modo omogeneo, timer ritardabile fino a 13 ore, selezione di 3 gradi di doratura della crosta, funzione di mantenimento in caldo 60 minuti, batteria tampone di 10 minuti in caso di mancanza di corrente, segnale acustico per l'aggiunta di ingredienti, coperchio con oblo per controllare l'avanzamento della ricetta, corpo in acciaio per una facile pulizia e recipiente antiaderente rimovibile e lavabile in lavastoviglie.
In dotazione: misurino e bicchiere graduato. Doppia capacita selezionabile: 0,900 / 1,125 kg Potenza 800 W.

CARATTERISTICHE
- Completamente automatica
- 11 programmi pre-impostati (tra cui il programma “senza glutine” per le intolleranze alimentari) e al programma personalizzabile
- Display digitale LCD
- 2 lame per impastare in modo omogeneo
- Timer ritardabile fino a 13 ore
- Selezione di 3 gradi di doratura della crosta
- Funzione di mantenimento in caldo 60 minuti
- Batteria tampone di 10 minuti in caso di mancanza di corrente
- Segnale acustico per l'aggiunta di ingredienti
- Coperchio con oblo per controllare l'avanzamento della ricetta
- Corpo in acciaio per una facile pulizia
- Recipiente antiaderente rimovibile e lavabile in lavastoviglie
- In dotazione: misurino e bicchiere graduato
- Doppia capacita selezionabile: 0,900 / 1,125 kg
- Potenza 800 W

DATI TECNICI
Dimensioni prodotto: 26x41,5x28 cm
Peso netto prodotto: 6,77 kg


sabato 19 settembre 2009

Bra: pagnotta da guinnes per i celiaci, lunga 10 metri

Ottima iniziativa quella di ieri pomeriggio a Bra svoltasi nell’area verde Rosselli 5, dove si è festeggiato con una pagnotta senza glutine da guinness lunga circa 10 metri. L’iniziativa è nata dalla synergia tra la ditta Barbero di alba, dai collaboratori dell’impresa Bernasconi e Pinetti e con la collaborazione dell’associazione di volontariato ‘Braidesi uniti per la celiachia’.
Dopo le foto e i saluti di routine, alle quali erano presenti anche il sindaco Bruna Sibille e l’assessore alla viabilità Luciano Messa, si è passati al momento più atteso da tutti, la degustazione della pagnotta da guinness con l’accompagnamento di altre leccornie tutte rigorosamente senza glutine.
L’associazione Braidese uniti per la celiachia ringrazia tutti gli organizzatori, in particolare la ditta Barbero che da anni ha preso a cuore il problema della celiachia, come dimostra anche l’autorizzazione ministeriale alla produzione di alimenti senza glutine, e tutti i partecipanti che hanno reso l’incontro molto positivo, lasciando pensare alla possibilità di organizzare eventi in futuro.

martedì 8 settembre 2009

le afte, secondo uno studio recente la causa potrebbe essere l'intolleranza al glutine

Uno studio pubblicato sulla rivista «BMC Gastroenterology» rivela che la presenza di afte potrebbe nascondere una malattia celiaca o una predisposizione a svilupparla.
La stomatite afosa è un problema molto diffuso di cui non sempre si riesce a capire la causa.

Che cos'è la stomatite afosa?
Spiega Giovanni Cammarota, della Divisione di Medicina interna, del Policlinico Gemelli, di Roma: «Si tratta di un'infiammazione della mucosa della bocca che comporta la formazione di piccole ulcere. Inizialmente l'area interessata si arrossa, poi si forma una sorta di bolla e infine un'ulcera che può essere anche molto dolorosa».

Quali possono essere le possibili cause?
«Spesso la stomatite è legata alla presenza di germi, conseguenza di una cattiva igiene orale. Questi germi possono prendere il sopravvento sulle difese immunitarie del soggetto per diversi motivi per esempio per colpa dello stress, per una carenza di vitamine del gruppo B. Altre volte la presenza di afte può essere legata a un'alterazione della flora intestinale, o a malattie come la colite ulcerosa, il morbo di Crohn, la celiachia, forse a causa delle carenze vitaminiche e dell'alterazione della risposta immunitaria nei pazienti con intolleranza al glutine

Cosa bisogna fare?
«Bisogna chiarire la causa. Se si identifica la celiachia bisogna procedere con la dieta priva degli alimenti contenenti il glutine o se c'è una carenza vitaminica cercare di colmarla. In attesa di scoprire la causa si può ricorrere a diversi rimedi: da colluttori protettivi per l'igiene orale a preparati da utilizzare localmente».

martedì 25 agosto 2009

Celiachia e diabete: Le nuove strade della ricerca e della diagnosi su due dei principali disturbi alimentari del nuovo secolo.

Un importante appuntamento per chi è interessato alle dinamiche legate alla celiachia ed al diabete. Il giorno 13 settembre 2009 alle ore 16,30, presso il Centro Diurno di Gratteri (PA) si terrà la conferenza "Celiachia e Diabete", un incontro in cui docenti universitari e addetti al settore si confronteranno sulle nuove frontiere di diagnosi ed analisi preventiva.

La celiachia è oggi considerata come un disturbo alimentare estremamente diffuso nei paesi più ricchi, e soprattutto sta spingendo l'industria alimentare ad aprire una nuova fascia di mercato legato proprio alla produzione di alimenti senza glutine.

A questo dato non poteva non seguire un incremento sostanziale degli investimenti relativi alle tecnologie diagnostiche che molti laboratori stanno ponendo in essere proprio per migliorare la prevenzione e la cura di questa malattia.

Sul diabete sono state già spesi fiumi di parole: è indubbiamente la disfunzione alimentare del secolo, frutto del regime alimentare isterico e compulsivo dei paesi industrializzati e in netto e continuo aumento soprattutto nelle giovani generazioni.

Entrambe le problematiche richiedono abitudini alimentari ad hoc e tagliati sulle specifiche esigenze delle persone celiache e diabetiche, e questa conferenza vuole proprio evidenziare i nuovi sviluppi legati alla ricerca, test per diabetici e celiaci, conditi dalla degustazione di prodotti senza glutine preparati seguendo le ricette del volume "Delizie senza Glutine" (ed. Marsala).

PROGRAMMA
ore 16.30: Effettuazione dell’Eoruspital test per la celiachia.

Ore 17.00: Presentazione da parte del Sindaco di Gratteri Avv. Muffoletto

Seguirà il dibattito sui temi con l’intervento di:Giuseppe Brignola - Prof. Aggregato di Dermatologia - Università di Palermo; Carla Giordano - Prof. Associato di Diabetologia ed Endocrimnologia - Università di Palermo; Giuseppe Iacono - Responsabile dell’Unità di Gastroenterologia Pediatrica - Ospedale dei Bambini di Palermo; Francesco Scarlata - Prof. Aggregato di Infettivologia - Università di Palermo.

Al termine: Degustazione delle “delizie senza glutine” preparate dalla sig.ra Concetta Grisanti.

mercoledì 29 luglio 2009

Celiachia: E' in corso la sperimentazione sull'uomo della pillola inibitrice dell'intolleranza al glutine!

Si stanno gia' sperimentando sull'uomo gli effetti del nuovo farmaco inibitore dell'intolleranza al glutine.

la sperimentazione della pillola inibitrice del glutine e' attiva su 180 pazienti coordinati dal ricercatore italiano trapiantato negli Usa, Alessio Fasano, direttore del Centro di ricerca sulla celiachia e biologia mucosale dell'Universita' del Maryland, Baltimora.

Il rivoluzionario vaccino, secondo quanto spiegato, dovra' essere in grado di riprogrammare il sistema immunitario dei celiaci per indurlo a tollerare il glutine.

I primi risultati concreti sarebbero attesi, salvo sorprese, per la fine di quest'anno, come annunciato nel gennaio scorso in un congresso internazionale organizzato a Genova dall'Associazione italiana celiachia (Aic). Si aprirebbero cosi' concrete speranze per gli oltre 80 mila celiaci italiani. Cifra questa peraltro sottostimata, a fronte di un ritardo diagnostico della patologia che fa supporre agli studiosi che i celiaci "sommersi" siano almeno 500 mila.

Nel frattempo ci dobbiamo accontentare di seguire una dieta rigorosa che resta l'unica vera terapia per questa patologia di matrice genetica, della quale si sta ancora studiando l'origine.

giovedì 23 luglio 2009

Celiachia e turismo: Dai ristoranti alle strutture, ecco le novità per i turisti intolleranti al glutine.


L’allergia al glutine è una patologia molto diffusa, e la percentuale di persone affette da questa disfunzione aumenta ogni anno vertiginosamente.

Il mercato alimentare, si è dovuto necessariamente adeguare a questa nuova tendenza proponendo prodotti gluten-free, disponibili inizialmente solo nelle farmacie e poi, finalmente, nella grande distribuzione.

A seguire questa tendenza, adesso, è il mercato turistico, che spalanca le sue porte alle persone affette da celiachia, proponendo i viaggi gluten free, ossia itinerari, pacchetti vacanze e soluzioni pensate esclusivamente per i celiaci.

La rete si allarga e coinvolge tutto il sistema turistico italiano. Dagli Autogrill, che propongono adesso scaffali con prodotti ad hoc per gli intolleranti al glutine, ai ristoranti, il cui menu giornaliero offre piatti riservati ai celiaci, fino alle strutture turistiche ed alle navi da crociera che da quest’anno, propongono menu specifici per questa categoria di allergici.

Niente più sacrifici quindi per i turisti affetti da celiachia, al contrario, maggiore attenzione da parte degli operatori a questa fetta di clienti che diventa sempre più ampia e sempre più esigente.

Soddisfazione da parte delle associazioni di settore, che pur confermando la notizia della pericolosa tendenza all’aumento vertiginoso di questa intolleranza alimentare in tutte le fasce d’età della popolazione mondiale, possono segnare un punto a favore del sostegno a questa fascia debole.

giovedì 2 luglio 2009

Sono in aumento le persone intolleranti al glutine!

Il numero delle persone affette da celiachia è quadruplicato dal 1948 ad oggi rendendo necessari strumenti più efficaci per la cura e la diagnosi della malattia stessa, tanto che la malattia è ormai diffusa quanto il diabete o l’artrite reumatoide.

Sono allergiche al glutine, le persone affette da celiachia , essa e' una proteina presente nel grano, nell’orzo e nella segale. L’ingestione di tale proteina causa una reazione immunitaria che danneggia i villi intestinali, provocando diarrea, crampi, anemia, infertilità, una prematura e grave osteoporosi. La malattia si cura soltanto modificando la dieta, da cui occorre eliminare il glutine.

L’allarme è stato lanciato sulle pagine di Gastroenterology da Joseph Murray e il suo gruppo di ricerca della Mayo Clinic il quale afferma:
"I disturbi causati ai celiaci sono diventati molto più comuni negli ultimi 50 anni e non sappiamo la causa. La malattia colpisce oggi 1 persona su 100, ma, considerato che i suoi sintomi sono spesso confusi con quelli di altri disturbi, le persone affette da celiachia potrebbero essere molto più numerose".

Per il gastroenterologo, dal momento che il numero dei celiaci è quadruplicato negli ultimi 50 anni ed una cattiva diagnosi può causare morte prematura, sarebbe saggio iniziare a considerare la malattia come un vero e proprio caso di salute pubblica, che va affrontato con i giusti mezzi e la dovuta attenzione.

venerdì 26 giugno 2009

Quali sono i rischi di una dieta senza glutine

Il glutine è una proteina speciale presente in alcuni cereali come ad esempio la segale, il grano e l'orzo e molti tipi di pane. Negli ultimi tempi si è diffusa la moda di mangiare "gluten-free", senza glutine, un po' come una decina di anni fa si tendeva ad evitare il pane. Il glutine aiuta il pane a lievitare prima del processo di cottura. Inoltre, il glutine mantiene l'amido nelle fette di pane, che restano così integre ed elastiche senza disfarsi. Molti vegetariani fanno affidamento proprio sulle proprietà assorbenti e nutritive del glutine.

Tuttavia, il glutine non è tollerato da tutti. Per esempio, coloro che sono affetti dalla celiachia, non sono in grado di digerirlo correttamente e stanno male se mangiano cibi che lo contengono. L'unica scelta che hanno è quella di una dieta senza glutine. Fortunatamente per loro, non tutti i cereali contengono glutine, per esempio il riso, la quinoa, i semi di girasole, i germogli di soya, l'avena, il miglio, il grano saraceno tra i vari. I prodotti gluten-free solitamente hanno meno dell'1% di glutine ed è riportato sull'etichetta.

Una recente ricerca ha messo in evidenza gli svantaggi della dieta senza glutine e le sue conseguenze sul corpo. Nel corso della ricerca, pubblicata nel numero dell'Aprile 2009 della rivista British Journal of Nutrition, i ricercatori hanno monitorato 10 volontari sani sottoposti alla dieta per un certo periodo di tempo.

Realizzata dallo Spanish National Research Council, la sperimentazione ha osservato, con dei regolari check-up, i partecipanti sottoporsi a una dieta senza glutine per un mese. Al termine della sperimentazione, i livelli dei "batteri buoni" presenti nello stomaco risultarono nettamente inferiori alla quantità presente prima dell'inizio dell'esperimento. Oltre ai batteri utili risultarono ridotti significativamente gli indicatori della salute del sistema immunitario.

La possibilità che il sistema immunitario possa essere compromesso ha destato grande impressione, soprattutto data la crescente popolarità di questa dieta. Molti pensano che dimagrire equivale a tagliare elementi nutritivi dalla alimentazione, ma in realtà seguire una dieta stretta senza il parere del medico può tradursi unicamente in cattiva salute. E' necessario fare ancora altri test dato che questa era una piccola ricerca, ma di certo, i risultati non sono stati positivi.

A parte quella percentuale di popolazione che soffre di celiachia, la dieta senza glutine, mettendo a rischio la salute batterica dell'organismo e il sistema immunitario, non è una buona idea per la gestione del peso o per un programma disintossicante. Ricordate che i batteri buoni (chiamati probiotici, presenti soprattutto nello yogurt) localizzati nello stomaco sono preziosi e necessari per la digestione.

In conclusione, la prossima volta che morite di fame e vi ritrovate di fronte a un menù con piatti senza glutine, optate per una bella pizza e brindate alla vostra salute.
Fonte: healthnews

mercoledì 10 giugno 2009

Celiachia, convegno a Mola di Bari. Specialisti a confronto sulle nuove frontiere della lotta all’intolleranza al glutine

Giovedì 11 giugno si svolgerà a partire dalle 9, nel Teatro Angioino di Mola di Bari, un convegno scientifico sulla celiachia.

Se non diagnosticata in tempo e non trattata correttamente la celiachia può portare a numerose e gravi complicanze, come ad esempio il carcinoma dell’intestino, l’artrite reumatoide, danni alla funzionalità della milza e a patologie epatiche e vascolari.

I relatori, medici e laboratoristi delle Università di Bari, Napoli e Roma, presenteranno un panorama esaustivo sulle attuali conoscenze, approfondendo questo argomento alla luce della più recente letteratura. L’obiettivo è ottenere una comunicazione fra tutte le figure professionali coinvolte, per arrivare a una corretta e precoce diagnosi, che possa portare anche ad un’adeguata terapia per prevenire le complicazioni dovute alla malattia celiaca.

Al convegno, organizzato dal dott. Tommaso Luisi, responsabile del reparto di gastroenterologia dell’Ospedale “Di Venere” di Bari, e dalla dott.ssa Annamaria Baldassarre, responsabile del laboratorio di analisi della ASL di Mola, parteciperanno 50 medici, 15 biologi, 15 tecnici di laboratorio e 15 infermieri professionali. Il convegno è patrocinato dalla Regione Puglia, dall’Università di Bari, dall’Asl di Bari, dal Comune di Mola e dall’Associazione Italiana Celiaci (presidente il prof. Antonio Francavilla).

mercoledì 20 maggio 2009

Puzza di truffa!! La nuova legge europea sul biologico consente una contaminazione fino allo 0,9% di OGM!

La nuova legge europea sul biologico, entrata in vigore all’inizio del 2009, prevede che un alimento possa ancora chiamarsi biologico ed essere considerato e venduto come tale, pur in presenza di una contaminazione fino allo 0,9% di OGM (organismi geneticamente modificati).
Gli agricoltori biologici non sono affatto d’accordo su questo aspetto, che viene loro imposto. Una delle prerogative principali e una delle regole essenziali del biologico è che sia esente da OGM, in ogni fase di creazione di un alimento, dalla semina al prodotto finito. Tale prerogativa il mondo del biologico vuole conservare intatta, tramite le sue associazioni, e perciò, indipendentemente da cosa dice la legge, considera non biologico un alimento contaminato OGM.

Un alimento biologico inquinato con OGM è un puro non senso che può nascere solo in menti a loro volta “manipolate”, come lo sono gli organismi che vogliono promuovere.

E contrari agli OGM non sono solo i coltivatori e consumatori di alimenti biologici, ma anche la gran maggioranza di tutti i consumatori, anche quelli di alimenti convenzionali, così come quasi tutto il variegato mondo agricolo italiano, il quale vuole proteggere la qualità e il valore degli alimenti made in Italy, che sono di assoluta eccellenza mondiale, contraddistinti anche da svariati marchi di qualità.

UN MECCANISMO DIABOLICO
I ricercatori delle multinazionali degli OGM “sparano” dentro alle cellule di una pianta alcune sequenze di DNA prese da un altro tipo di organismo (per esempio da un batterio). La pianta sarà così modificata geneticamente perché costretta ad ospitare sequenze di DNA ad essa estranee.

Una volta che queste sequenze sono entrate la pianta rimane modificata per sempre.
Questa modifica viene brevettata. Supponiamo che, per esempio, alcune varietà di mais molto valide e produttive vengano modificate geneticamente e brevettate (e lo stesso gioco si può fare con qualsiasi tipo di pianta). Con il diffondersi della pianta modificata e con la contaminazione della impollinazione, attraverso vento o insetti, nel giro di alcuni decenni le piante non modificate non esisterebbero più e piante prima naturali, a disposizione di tutti, diverrebbero di esclusiva proprietà di poche multinazionali.

Abbiamo già sperimentato il caso del grano duro Creso, che è stato prodotto in Italia per lungo tempo e viene ancora prodotto. Era stato ottenuto per mutazione da raggi gamma prodotti da scorie nucleari.

Ora, dopo 4 decenni di produzione e commercio, si ha il forte sospetto che rappresenti una delle cause principali del grande aumento dei casi di celiachia. L’organismo umano tende ad essere intollerante nel lungo termine a ciò che viene manipolato artificiosamente! Per fortuna!
Che garanzie abbiamo che gli OGM non scatenino, nel lungo termine, allergie, tossicità, forme incontrollabili di tumori e quant’altro?

Leggi tutto l'articolo in: ilponente.com



sabato 2 maggio 2009

La Valle d'Aosta riconosce la celiachia come malattia sociale e offre ai valdostani affetti da tale patologia interventi piu' favorevoli

La Valle d'Aosta accresce le tutele per gli affetti da celiachia!
E' quanto ha ricordato l'assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Laniece, nel corso di un incontro con l'associazione italiana celiaci durante il quale ha anche annunciato l'avvio di nuove iniziative.

La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. L'incidenza di questa intolleranza in Italia, così come in Valle d'Aosta, è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. Attualmente in Valle d'Aosta la fornitura mensile di alimenti, differente per fasce d'età e per tipologia di prodotti fino ai 18 anni, può arrivare fino all'ammontare di 142,23 euro procapite, rispetto ad una cifra che va dai 45 euro del bambino più piccolo fino ai 140 dell'adulto maschio nel resto d'Italia.

Laniece ha fatto sapere che il suo assessorato ha recentemente operato alcune semplificazioni nell'iter burocratico per l'accesso agli aiuti pubblici: la prima, di effetto immediato, consiste nell'abolizione dell'elenco degli alimenti prescelti: il paziente celiaco potrà rivolgersi alla farmacia, scegliendo direttamente sugli scaffali i prodotti di suo gradimento. La seconda avrà effetto dal 1° gennaio 2010, quando i medici di base potranno utilizzare la procedura informatizzata opportunamente modificata per la prescrizione mensile e con l'abolizione, per i pazienti adulti, dei buoni mensili dell'Usl.

Nel corso degli anni, la Regione e l'Usl della Valle d'Aosta, hanno organizzato, con l'utilizzo di fondi statali, diverse iniziative di formazione e informazione. Tra il 2007 e il 2008 si sono svolti corsi per la formazione di operatori della ristorazione, per garantire ai turisti celiaci un servizio adeguato ed aumentare quindi l'offerta turistica. Nel 2008 si è svolto un convegno medico su questa patologia. Durante il 2009, infine, sono stati attivati corsi per la formazione del personale addetto alle mense scolastiche.

Fonte: ANSA

martedì 21 aprile 2009

Celiachia, e' possibile che sia di origine virale

Da recenti informazioni scientifiche sulla celiachia, almeno da una serie di articoli pubblicati sulla rivista Plos Medicine, si apprende che la celiachia potrebbe avere una origine virale, la notizia non dovrebbe stupirci infatti un tempo non si immaginava che l’ulcera fosse riconducibile ad un batterio, l’Helicobacter pilori che oggi è invece quanto mai acclarato.

Secondo gli scienziati la celiachia, ovvero l’infiammazione di un tratto dell’intestino che causa una errata risposta immunitaria e rende impossibile l’assorbimento del glutine, potrebbe anche essere messa in relazione con il Rotavirus. Una scoperta confortante per circa due milioni di persone solo in Italia.

Secondo gli studi di un gruppo di ricercatori italiani, effettuati su volontari sani e affetti dalla malattia si sarebbe visto in quest’ultimi la presenza di immunoglobuline che si opponevano alla proteina VP7 dei Rotavirus, cosa che non accadeva in chi non era affetto dalla celiachia. Ne deriva dunque che sempre secondo il pensiero di tali scienziati i Rotavirus potrebbero avere un ruolo nel determinare la malattia in fase attiva con un meccanismo tale da confondere il sistema immunitario dell’organismo rendendolo impossibilitato a difendersi adeguatamente a questi agenti patogeni.

I Rotavirus, che, per’altro, siamo costretti a conoscere fin dalla prima infanzia, sono degli agenti virali responsabili di patologie quali la gastroenterite dei bambini o di eventuali pancreatiti di natura virale.

E' naturale sperare che in un prossimo futuro si potrebbe anche pensare ad una cura della celiachia mediante un vaccino utile anche per quei soggetti che, dopo accurate analisi, si determinasse la loro predisposizione alla malattia e considerando che l’attuale terapia contro la celiachia è basata in larga parte soltanto su una rigorosa dieta senza glutine.

Fonte: Tantasalute.it

domenica 5 aprile 2009

Al Kursaal l’Assemblea dell’Associazione Regionale Celiaci


Dopo 30 anni dalla sua scoperta, la celiachia resta una patologia ancora piuttosto sconosciuta, ma sempre più diffusa. A San Marino si contano circa 130 persone intolleranti al glutine. In Italia questa malattia colpisce un soggetto ogni 100/150 persone. Numeri sottostimati però perché sono tantissimi coloro che non sanno di soffrirne. Di questo e di altri aspetti - come le malattie associate alla celiachia, le complicanze, l’incidenza sulla popolazione infantile e negli adulti, i prodotti alimentari specifici per la dieta senza glutine - si è parlato oggi nell’ambito della Assemblea Regionale dell’Associazione Italiana Celiachia, che proprio sul Titano celebra il trentennale.
Un appuntamento tenuto a battesimo dal Segretario di Stato per la Sanità, Claudio Podeschi e dall’Associazione celiaci sammarinesi, attiva da anni sul fronte della formazione e dell’informazione.
Per curare questa malattia, attualmente, occorre bandire dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, come pane, pasta, biscotti e pizza. Ma bisogna rilevare che sono sempre di più i ristoranti che offrono cibi per celiaci. E sempre più allargata è anche la scelta di prodotti dolciari confezionati, rigorosamente senza glutine. Tale dieta è infatti l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.

Fonte: sanmarinortv.sm
Link correlati:
- Pianta di amaranto priva di glutine è indicata per l'alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco.

mercoledì 18 marzo 2009

Razzini chiede di aumentare i contributi per gli affetti da celiachia


E' necessaria una dimostrazione di attenzione dalla Regione a fronte di 300 nuovi casi all'anno.
Trieste - Stando ai dati della sezione regionale dell'Associazione italiana celiachia, i celiaci potenziali nel nostro Paese sono circa 400 mila, ma attualmente ne sono stati diagnosticati solo 75.000 e ogni anno vengono effettuate 5.000 nuove diagnosi e nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo del 10%.
E per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia ogni anno i nuovi casi diagnosticati sono circa 300.
Dati, questi, alla base dell'interrogazione del consigliere regionale della Lega Nord Federico Razzini che - ricordando i contributi che in forma di buoni acquisto le Aziende per i Servizi Sanitari erogano ai pazienti affetti da morbo celiaco (L.R.19/2006), le modalità di erogazione dei prodotti privi di glutine e i limiti massimi di spesa suddivisi per fasce d'età - vuole così sapere se non sia opportuno aumentare i livelli massimi di spesa per l'acquisto di prodotti senza glutine da parte di soggetti affetti da morbo celiaco per dare un segnale di attenzione nei confronti di questa malattia sempre più diffusa.

sabato 7 marzo 2009

CELIACHIA: 400 MEDICI AL CONVEGNO NAZIONALE DI REGGIO EMILIA


Oltre 400 tra medici e pediatri si riuniscono sabato 07/03/09 a Reggio Emilia per discutere di celiachia nell'ambito del corso di formazione "Il punto sulla celiachia a 30 anni dalla nascita dell'Associazione italiana celiachia: novita' e conferme".
Una malattia - quella dell'intolleranza permanente al glutine che provoca l'infiammazione cronica e il progressivo danneggiamento della mucosa intestinale- di cui soffrono in Italia 75 mila persone, mentre altre 500 mila aspettano ancora una diagnosi: sempre piu' importante nella cura della malattia e' la diagnosi precoce da parte del medico o del pediatra di base.
Il meeting reggiano prevede diverse sessioni formative, partendo dall'analisi dei dati epidemiologici. Una volta diagnosticata la malattia, la gestione del paziente diventa compito del medico specialista - gastroenterologo e dietista - che, tuttavia, spesso interviene tardivamente e solo dopo un percorso diagnostico non sempre corretto e tempestivo.

giovedì 19 febbraio 2009

Celiachia: a Rimini 5 appuntamenti con il gusto


GLI INCONTRI-LEZIONE PROMOSSI DALLA CONFARTIGIANATO PER SCOPRIRE PRODOTTI E RICETTE GLUTEN-FREE
Rinunciare al glutine, senza rinunciare al gusto. Sono le parole d'ordine del progetto "Benvenuta Celiachia" organizzato dalla Confartigianato di Rimini - Donne Impresa di cui è presidente Valeria Piccani.
Cinque appuntamenti per scoprire che l'intolleranza al glutine che caratterizza la malattia può essere aggirata attraverso la conoscenza di trucchi culinari, conservando nello stesso tempo salute e benessere.
Dopo quello del 17 febbraio, sono previsti altri 4 incontri con chef ed esperti del settore per promuovere la cultura alimentare.
Martedì 3 marzo lo chef Cosimo Di Stasi guiderà la cena-lezione "Ricordanze di Romagna", il 17 marzo carni rosse e bianche nella dieta dei celiaci saranno protagoniste dell'incontro "Ed è subito carne", il 31 marzo sarà la volta dei "Tesori di campagna", ed infine il 14 aprile il ciclo si concluderà con l'ultima portata, i dolci e i dessert, delizie spesso a base di farina e quindi vietate ai celiaci, ma che opportunamente rivisitate e corrette con ingredienti senza glutine possono ugualmente soddisfare tutti i palati.

sabato 24 gennaio 2009

Celiachia: nuova direttiva Ue per etichettatura dei prodotti senza glutine


Dal 2012 saranno cambiate le etichette dei prodotti senza glutine. La commissione europea ha infatti adottato un regolamento sulla composizione e l'etichettatura degli alimenti dedicato alle persone intolleranti al glutine, in sostanza ci saranno due categorie di prodotti:
"senza glutine" con max 20ppm di glutine ammesso.
"very low gluten"
(letteralmente "contenuto in glutine molto basso") per i prodotti dietetici con contenuto in glutine tra 21 e 100 ppm.
Le nuove regole saranno operative dal 1° gennaio 2012 e renderanno possibile armonizzare l'etichettatura in tutti i 27 Paesi dell'Unione e sarà quindi più facile per i celiaci identificare gli alimenti adatti alla loro dieta.
Fino al quel momento in Italia continua a fare fede il prontuario dell'AIC (Associazione italiana celiachia) i cui prodotti mantengono sulla confezzione il classico logo della "spiga sbarrata".
Sara' anche consentito l'utilizzo di materie prime derivanti da cereali vietati, come l'amido di frumento per il pane; purché nel prodotto finito sia garantito il contenuto in glutine di 20ppm.
Infine, ultima novita', sara possibile utilizzare anche l'avena tra i cereali consentiti, a patto che venga prodotta, preparata e/o lavorata in modo da evitare una contaminazione da parte di altri cereali quali: frumento, segale, orzo o delle loro varietà incrociate. Anche in questo caso il contenuto in glutine non deve esere superiore ai 20 mg/kg.

domenica 21 dicembre 2008

Celiachia: e' stato aggiornato l’elenco dei prodotti senza glutine



Come ogni anno, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha aggiornato l'elenco dei cibi senza glutine rimborsati dal servizio sanitario nazionale.

Lelenco e' scaricabile dal sito del ministero e i nuovi prodotti, rispetto all'elenco precedente, sono evidenziati.

Come parecchi sanno sono oltre 60 mila gli italiani che soffrono di intolleranza al glutine, una sostanza presente in prodotti essenziali per l’alimentazione, come le farine di frumento, di segale, l'orzo e il farro e in tutti i preparati che li contengono.

Il servizio sanitario nazionale contribuisce alla spesa degli alimenti dietetici privi di glutine a favore delle persone affette da celiachia, i tetti di spesa, suddivisi per fasce di età e sesso, sono stati definiti per la prima volta dal Decreto ministeriale 8 giugno 2001 e successivamente confermati dal Decreto Ministeriale 4 maggio 2006.

I buoni dei prodotti gluten freee forniti dalla ASL di competenza, sono spesso spendibili in farmacia dove i prezzi sono notoriamente piu' salati, inoltre i prezzi aumentano continuamente, ma il valore dei buoni e' rimasto fermo ad almeno tre anni fa' e non se ne parla neanche per il prossimo 2009.

Di conseguenza chi e' affetto da celiachia deve sobbarcarsi, tra le altre cose, anche l'onere di spesa di questi particolari prodotti alimentari dei quali non puo' fare a meno!

Sempre sul del sito del Ministero della salute, nella sezione dedicata alla celiachia, trovate una pratica guida dal titolo «La celiachia, impariamo a conviverci» nonché una sezione dedicata a «domande e risposte» sull’argomento.





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