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martedì 16 aprile 2013

Florida: invasione di lumache giganti, sono in grado di perforare anche un pnumatico e potrebbero trasmettere malattie all'uomo.






Florida: lumache giganti forano pneumatici e mangiano lo stucco 
Uomini Donne - Non solo uomini e donne (Blog)
La Florida meridionale è stata invasa da una lumaca gigante africana che ha infestato la contea di Miami. Questi molluschi possono raggiungere le dimensioni di un ratto, mangiano pneumatici, stucco ed intonaco. Le lumache giganti hanno invaso la contea ...

La Florida e l'invasione delle lumache giganti 
Corriere della Sera
La Florida meridionale si trova a combattere contro un'infestazione di una delle specie più invasive al mondo: la lumaca gigante africana. Questi molluschi possono anche raggiungere le dimensioni di un ratto, e sono in grado di mangiare stucchi e intonaci.



Florida, l'invasione delle lumache giganti: "Mangiano qualsiasi cosa ... 
Blitz quotidiano‎
FLORIDA – Invasione di lumache giganti nella Florida meridionale. Lumache grandi come topi e in grado di mangiare stucchi e intonaci. Ogni lumaca può produrre 1.200 uova l'anno. Soltanto nella contea di Miami ogni giorno, in media, viene catturato un ...

Usa: lumache giganti 'invadono' Florida, rischio malattie per uomo
Adnkronos/IGN - ‎‎ (Adnkronos Salute)
Lumache africane, grandi come ratti, sono il nuovo spauracchio degli agricoltori della Florida. Questa specie, particolarmente vorace, e' in grado di attaccare molti tipi di vegetali. Non solo. Questo invasore puo' anche trasmettere diverse ...

Lumache giganti in Florida, pericolose per l'uomo
OggiNotizie‎
Si tratta di una specie particolarmente vorace che è in grado di attaccare molti tipi di vegetali, ma non solo: le lumache africane possono infatti anche trasmettere diverse malattie all'uomo, tra cui una particolare forma di meningite. Al momento però nessun ...



sabato 24 dicembre 2011

Emergenze fitosanitarie: criticità e prospettive per il punteruolo rosso delle palme, il cancro batterico del kiwi, il cinipide galligeno del castagno

Il 1° dicembre u.s., presso l’Accademia dei Georgofili, si è svolta una giornata di studio dedicata alle emergenze fitosanitarie, tra cui le più recentemente diffuse quali: il punteruolo rosso delle palme, il cancro batterico del kiwi, il cinipide galligeno del castagno.

I lavori hanno evidenziato che i costi derivanti dalle emergenze nazionali in atto, sia in termini di danni diretti alle produzioni e agli impianti produttivi che di costi relativi ai controlli e alle misure di eradicazione e contenimento, mettono in luce il ruolo strategico di difesa e prevenzione che deve essere svolto dal Servizio fitosanitario nazionale, in connessione con tutte le altre istituzioni interessate alla difesa delle piante.

La difesa delle piante e del territorio nazionale presuppone una stretta interconnessione tra tutti i soggetti interessati ed un buon livello di coordinamento delle attività di ognuno. La circolazione di tutte le informazioni oltre che permettere l’efficace sfruttamento delle sinergie e quindi una maggiore efficacia nell’azione di ognuno, evita che si verifichino duplicazioni che in alcuni casi, oltre a dissipare energie, portano a risultati incoerenti o contraddittori.
E’ apparso prioritario che le Regioni diano completa applicazione all’intesa tra Stato e Regioni, siglata nel mese di aprile del 2010, che sulla base dei parametri tecnici, ha definito le necessità di personale per il rafforzamento del Servizio fitosanitario nazionale.
Una possibile soluzione è ricercarle tra le dotazioni già in servizio presso le strutture regionali. A questo scopo le Regioni possono provvedere alla riallocazione del personale necessario ed alla sua formazione specifica per l’inquadramento nel ruolo di Ispettore fitosanitario. ...

Prosegui la lettura su: georgofili.info

domenica 6 novembre 2011

Tarlo asiatico: dopo il punteruolo rosso arriva un altro temibile insetto nemico delle piante






Un nuovo pericolo per la salute delle nostre piante si fà sempre più avanti, si tratta del tarlo asiatico, giunto, sembra, nascosto in alcuni bonsai importati dalla Cina qualche anno fà.
Il coleottero, che da adulto raggiunge dieci centimetri di lunghezza, è considerato «pericoloso», perché estremamente aggressivo.
Il temibile insetto può distruggere la piante, anche quelle sanissime, e lo fa in maniera estremamente aggressiva.

Il fenomeno, per il momento, è localizzato in Lombardia,  è difficile da debellare e il contagio di una sola pianta rischia di estendersi a macchia d’olio.  Per tale motivo le autorità si sono mosse e la Regione sta tappezzando la metro di Milano con manifesti che recitano: "tarlo asiatico, un pericolo per il nostro ambiente" invitando i cittadini a chiamare il numero verde 800 318 318  laddove si scoprissero dei focolai, notando  i buchi del tarlo, adesso che le foglie sono cadute.

"E’ un minatore del legno – spiega Ferrini, docente di arboricoltura urbana e presidente della Società Italiana di Arboricoltura -. Scava, quindi, delle gallerie in tutto l’albero, creando dei fori dal diametro che può arrivare anche oltre il centimetro. Tali gallerie, infatti, penetrando al suo interno, e attraversandola per intero, ne interrompono il flusso linfatico di entrambe le direzioni. Sia quello che procede dalle radici verso le foglie, ovvero la linfa grezza, sia la linfa lavorata che, dalle foglie torna alle radici".

Molto efficaci sembrano alcune tecniche di lotta biologica, utilizzando una piccola vespa che si nutre delle uova del tarlo asiatico. Questa vespetta depone le sue uova all' interno dell' uovo del tarlo e lo annienta.
Le piante che subiscono tale attacco non hanno scampo, per cui oltre al fermo della vegetazione, la pianta appasisce e perde vitalità, rappresenta un pericolo perchè viene a minarsi la stabilità meccanica e strutturale della pianta stessa che potrebbe cedere da un momento all'altro causando danni a persone e cose. Vanno quindi abbattute e bruciate per evitare ulteriori contagi,
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