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mercoledì 20 marzo 2013

Compostaggio domestico: sono notevolmente aumentate le famiglie che lo praticano; Utilizzare i fondi del caffè per coltivare i funghi; Corso sulla coltivazione dello zafferano.




Compostaggio domestico: raddoppiate le famiglie che lo praticano
Alternativa Sostenibile
Scarti di cucina e di giardinaggio diventano terriccio fertilizzante. Sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa per chi fa il compost.
E' un vero e proprio successo quello che sta riscuotendo a Capannori il compostaggio domestico. Negli ultimi 6 anni è quasi raddoppiato il numero delle famiglie che hanno scelto di conservare scarti di cucina come caffè, pasta e pane, oppure di giardinaggio, quali foglie ed erba, per farli diventare terriccio per concimare ed avere uno sconto del 10% sulla parte variabile della bolletta dei rifiuti. Se nel 2007 erano 1520 le utenze che lo praticavano, nel 2012 sono state 2712, con un incremento di 1192 famiglie, pari all'80%. Per l'amministrazione comunale si tratta di un risultato molto importante, che testimonia quanto negli ultimi anni sia cresciuto il coinvolgimento dei cittadini nelle buone pratiche ambientali verso l'obiettivo Rifiuti Zero. Non solo nel 2012 è diminuita di 923 tonnellate la quantità di rifiuti prodotti rispetto al 2011, sia per quanto riguarda quelli non differenziati (-307 tonnellate) sia per quelli differenziati (-616 tonnellate) ma gli scarti si trasformano in risorsa, come nel caso del compostaggio domestico.

I fondi del caffè? Li utilizzo per coltivare i funghi 
gonews
I fondi del caffè? Li utilizzo per coltivare i funghi. A rivelarlo un progetto sperimentale della Facoltà di Agraria di Firenze. Il centro di Ricerca Rifiuti Zero propone ad Ascit il ritiro dedicato di questo tipo di scarti.
I fondi del caffè ottimi per la coltivazione di alcune specie di funghi. E’ quanto si propone di dimostrare un progetto sperimentale che intendono realizzare Concetta Vazzana e Giulio Lazzzerini, rispettivamente docente e ricercatore della facoltà di Agraria dell’Università di Firenze in collaborazione con il Comune e il Centro Di Ricerca Rifiuti Zero. Dell’innovativo progetto si parlerà a Capannori nell’ambito dell’iniziativa sul caffè sostenibile in programma dal 22 al 30 marzo su iniziativa del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune coordinato da Rossano Ercolini e dell’amministrazione Del Ghingaro.

Torna FlorealFest a Villa Manin 
Giardinaggio Web 
Questa mostra mercato permette agli affezionati espositori di incontrare il pubblico friulano, esperti e appassionati del giardinaggio, anche nel periodo primaverile, a fine marzo, in occasione del weekend pasquale. I giorni in cui si terrà la ...

Come coltivare lo zafferano. Ecco il corso per i produttori ...
Il Giunco.net 
GROSSETO – Si terrà il 22 e 23 marzo, a Capalbio, nei locali dell'agriturismo Agrifoglio, il primo corso professionale per la coltivazione dello zafferano. L'iniziativa è organizzata dall'associazione Zafferano italiano – a cui aderiscono 250 delle 300 ...



mercoledì 11 febbraio 2009

Come ottenere carburanti ecologici grazie alla biotecnologia

Il progetto Biorenew finanziato dall’Unione europea e' finalizzato alla lavorazione sui biocarburanti di seconda generazione, ossia quelli ottenuti da scarti agricoli o forestali e non da colture alimentari. Attualmente il processo di estrazione della cellulosa costituisce il principale fattore frenante. Nelle piante, infatti, la cellulosa è saldamente legata a lignina e emicellulosa e forma un robusto reticolo che svolge il compito di vera e propria impalcatura dei tessuti vegetali.
La scissione di questi legami chimici rappresentano un serio ostacolo, dal momento che la forza necessaria per spezzarli richiede un quantitativo di energia tale da rendere il processo industriale non conveniente.
Il progetto europeo Biorenew a cui partecipano oltre all'Italia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Francia e Spagna sta raggiungendo importanti traguardi tramite lo studio genomico di un fungo, il Postia placenta, noto proprio per la sua capacità di degradare in maniera efficace la cellulosa.
Il fungo usa una miriade di piccoli agenti ossidanti che distruggono le pareti delle cellule della pianta per depolimerizzare la cellulosa.
L'utilizzo di questo processo biologico apre le porte a strategie per la decomposizione della lignocellulosa in maniera più efficace, con meno dispendio di energia e minore impatto ambientale.
Altra possibile ipotesi potrebbe essere l’estrazione di zuccheri da erbe perenni.
Vedi pure: Modificare le piante per produrre piu' etanolo.


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