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domenica 16 ottobre 2011

Celiachia, news: 1.700 umbri con diagnosi accertata; Celià, senza glutine che spettacolo, a Mondovì



SANITA': REGIONE UMBRIA, PRODOTTI CELIACI ANCHE IN NEGOZI
AGI - Agenzia Giornalistica Italia
Perugia, 15 ott. - I cittadini umbri affetti da celiachia (circa 1700 con diagnosi accertata) potranno approvvigionarsi degli speciali alimenti senza glutine a loro riservati attraverso il servizio sanitario pubblico, non piu' soltanto nelle ...



Celiachia, 1.700 umbri con diagnosi accertata. Presto prodotti senza glutine anche nei negozi
Umbria 24 News
Sono 1.700 gli umbri affetti da celiachia. Per lo meno quelli «ufficiali», cioè con diagnosi accertata. Lo sostiene l'assessorato alla Sanità della Regione. Molti di più coloro che hanno problemi alimentari di assimilazione del glutine e non hanno ...


Celià, senza glutine che spettacolo, a Mondovì
targatocn
Una vasta expo composta da stand delle più importanti realtà dedicate a chi soffre di celiachia è stata allestita nella più suggestiva Piazza della città. Tanti i nomi conosciuti come “Michelis” con la nuova linea di pasta e biscotti interamente gluten ...



sabato 15 ottobre 2011

Celiachia, news del 15 ottobre 2011:



Menù senza glutine a base di castagne alla XXIX sagra della castagna di Sante Marie
MarsicaLive
Sante Marie. Tiramisù e frollini alle castagne, polenta e pizzonde salate. Questo il menù interamente dedicato ai celiaci che sarà preparato in uno degli stand della trentanovesima Sagra della Castagna in programma il 29 e 30 ottobre a Sante Marie. La Pro Loco, in collaborazione con l’Aic (associazione italiana celiachia) ha deciso quest’anno di aprire le porte del villaggio anche ai prodotti senza glutine.



Stelle per tutti, senza glutine
ZipNews
Cena di gala con Marc Lanteri e Luca Montersino in occasione di “Celià”. Sabato 15 e domenica 16 ottobre Mondovì Piazza ospita “Celià, senza glutine che spettacolo!”, evento sulle intolleranze alimentari indetto dall'associazione “Intolleranza Zero”. ...

Celià: senza glutine, ma con tanto gusto
LeiWeb
“Che ne sai tu di un campo di grano?” cantava qualche anno fa – e come potremmo dimenticarlo? - Lucio Battisti. Forse ne sappiamo davvero troppo poco, se continuiamo a pensare che gli intolleranti al glutine siano figli di un dio minore, ...

Una partita di calcio sabato per sensibilizzare al diabete mellito
SassariNotizie.com
SASSARI. Sabato al campo erboso di via Leoncavallo, messo a disposizione dalla società Latte Dolce, si svolgerà alle 10.30 un incontro di calcio tra la rappresentativa della ADMS (Associazione Diabete Mellito e Celiachia Sardegna) di Sassari e quella ...

SENATO: IL 19/10 CONFERENZA STAMPA SU ETICHETTATURA CELIACHIA
AgenParl - Agenzia Parlamentare
Mercoledì 19 ottobre alle ore 13 nella Sala Nassirya del Senato della Repubblica si terrà una conferenza stampa nel corso della quale saranno illustrate tre mozioni sull'etichettatura di prodotti per persone affette da celiachia presentate dal senatore del Pdl, Luigi D'Ambrosio Lettieri, dalla senatrice della Lega Nord Irene Aderenti e dalla senatrice del Terzo Polo Emanuela Baio. Alla conferenza stampa saranno presenti il prof. Ferruccio Fazio, ministro della Sanità ed il senatore Antonio Tomassini, presidente della Commissione Igiene e Sanità.



domenica 25 settembre 2011

safefood è un microchip che riconosce se un alimento è contaminato;




Un microchip individua gli alimenti contaminati
TuttoPerLei.it
 E' un microchip che può essere portato in tasca o nella borsa e serve a riconoscere gli alimenti contaminati. A questo sistema, sta lavorando una ricerca partita dall'Università degli Studi di Pavia, che ha vinto uno dei finanziamenti da 30mila euro ...

Safefood: l'assaggiatore elettronico per testare la qualità dei ...
wellMe.it
Il maggiordomo, l'uomo di fiducia, il fedelissimo del nobile padrone di casa: queste erano, nel passato, le figure incaricate di testare la qualità dei cibi, prima che il gran signore li portasse alla bocca. Una scommessa sulla vita, ogni volta, ...

Vuoi controllare la qualità di un alimento? Usa il microchip
controcampus.it
"Mens sana in corpore sano", il vecchio e saggio motto latino, sembra al giorno d'oggi aver trovato applicazioni puramente estetiche, si va in palestra per curare il fisco, ma spesso, si trascura l'alimentazione mangiando cibi poco sani. spesso ...

Working Capital, vince il chip anti-contaminazione di Lucia Fornasari
NEWSFOOD.com
Un sensore portatile in grado di analizzare gli alimenti ed individuare eventuali contaminazioni. Questo è Safefood, vincitore di uno dei quattro premi (finanziamenti di 30.000 Euro l'uno) offerti da ".Working Capital-Premio nazionale Innovazione". ...

Chip che riconosce alimenti contaminati
ANSA.it‎
Un microchip da portarsi in tasca o nella borsa per riconoscere gli alimenti contaminati. A questo sta lavorando una ricerca nata presso l'Università degli Studi di Pavia, che ha vinto uno dei finanziamenti da 30mila euro di ...

martedì 20 settembre 2011

Mele e pere: riducono il rischio di ictus del 50%



Mele e pere aiutano a prevenire l'ictus
Tutta Salute
Le mele e le pere, se consumate con regolarità, possono aiutare a prevenire l'ictus. E' il risultato del primo studio del genere condotto dai ricercatori della Wageningen Uninversity nei Paesi Bassi e pubblicato sulla rivista Stroke, ...

Una mela al giorno leva l'infarto di torno
PiusaniPiubelli.it
Secondo Linda M. Oude Griep, autrice di uno studio presso l'Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, "Per prevenire l'infarto, può essere utile consumare una considerevole quantità di frutta e verdura bianca, ad esempio, mangiando una mela al giorno" ...

Mele, pere e cavoli contro l'ictus
Sanihelp.it
Uno studio olandese della Wageningen University pubblicato sul Journal of the American Heart Association sostiene che consumare una mela di media grandezza al giorno riduce il rischio di ictus tra il 36 e 45% e che per ogni 25 grammi di ...

Ictus, prevenire l'insorgenza mangiando mele e pere
MedicinaLive
Una mela al giorno toglie il medico di torno? Si, ed a questa equazione salutistica dobbiamo aggiungere anche le pere, soprattutto se vogliamo proteggerci dall'insorgenza di ictus. E' risaputo: una dieta ricca di frutta e verdura è proprio ciò che ci ...

Una pera al giorno riduce il rischio di ictus del 50%
Tam Tam
Studio olandese calcola che ogni aumento di 25 grammi al giorno di frutta bianca ( mele e pere) è associabile ad un rischio inferiore del 9% di ictus. Ovviamente parliamo, a scanso di equivoci, dei frutti del pero che ha raggiunto la mela negli onori ...

venerdì 17 giugno 2011

Celiachia, come trovare i ristoranti giusti;



dieta tisanoreica

Celiachia, ecco i ristoranti giusti
DireDonna
Fra tutte le intolleranze alimentari, la celiachia è certamente una delle più fastidiose e difficili da gestire a causa della grande varietà di alimenti che include. Il glutine, la sostanza proteica protagonista dell'allergia, è presente infatti nei ...


Calimera. Presentazione della dieta tisanoreica
Il tacco d'Italia
"Celiachia Home" organizza in libreria un incontro di presentazione della dieta tisanoreica, la prima dieta indicata anche agli intolleranti al glutine. Dopo il successo riscontrato in diverse trasmissioni tv, "Celiachia home", punto vendita di ...

Malattia celiaca nei bambini: corso di approfondimento tra ...
SienaFree.it
“Il Club dell'anticorpo: il laboratorio incontra il pediatra per un percorso diagnostico condiviso sulla malattia celiaca” è il titolo del corso che si terrà presso il centro didattico del Policlinico Santa Maria alle Scotte il prossimo 16 giugno ...

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giovedì 2 giugno 2011

Celiachia: Aprire un negozio per celiaci; 8° Campionato associazione Italiana Celiachia;





Aprire un negozio per celiaci
Worky.biz
Notizie dal mondo del lavoro
Le idee di impresa più remunerative sono certamente quelle che possono contare su un mercato di nicchia. E di nicchia è sicuramente il mercato di un negozio che vende alimenti per celiaci, cioè senza glutine. La celiachia, infatti, è un’intolleranza (al glutine) che colpisce una persona su 100. Nei prossimi anni, inoltre, si stima un incremento del 10% di celiaci.

Avviare un piccolo negozio per celiaci richiede un investimento contenuto e permette di entrare in un settore di mercato dove esiste da tempo una forte richiesta.
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I prodotti per celiaci vanno acquistati all’ingrosso da produttori certificati. Gli alimenti senza glutine sono, infatti, sottoposti ai controlli del Ministero della Salute. Il negozio può anche ottenere una convenzione con la Ausl, cioè con la mutua per fornire gratuitamente i prodotti ai celiaci ( il costo del venduto verrà poi rimborsato dalla stessa Ausl).


8° Campionato associazione Italiana Celiachia
Il Capoluogo.it
L'Aquila, 1 giu 2011 - La rappresentativa Abruzzo-Molise partecipa al campionato nazionale AIC (associazione Italiana Celiachia) che partirà venerdi 3 giugno 2011. Una rincorsa lunga 8 mesi tra le difficoltà iniziali, la curiosità di molti e il tanto ...

'Il danno biopsicosociale della celiachia', convegno al Pio X
Catanzaro Informa
Lunedi 30 maggio 2011, alle 16,30, si è svolto il convegno organizzato dal Club Lions '' Catanzaro Rupe Ventosa' che ha trattato '' Il danno biopsicosociale della celiachia', presso l'aula polivalente del Seminario di Pio x di Catanzaro. ...

Per i celiaci cibi meno lavorati
TGCOM‎
Sono sempre di più gli italiani che si scoprono celiaci. L'intolleranza al glutine colpisce un individuo su cento e la sua incidenza raddoppia ogni 15 anni. Certo, i maggiori controlli diagnostici contribuisco a “scoprire” numeri sempre ...


domenica 29 maggio 2011

Tanta frutta per combattere la cellulite



Frutta contro la Cellulite
La cellulite è una delle cause dell perdita di elasticità della pelle e dei vasi sanguigni, con conseguente ristagno di liquidi nel tessuto adiposo: molteplici sono le cause della sua comparsa, dalla sedentarietà alla scarsa idratazione corporea, fino a disfunzioni ormonali.

La frutta rappresenta un prezioso alleato per prevenire e combattere la cellulite, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, rafforza i capillari e migliora la circolazione del sangue riattivando il microcircolo.

E' da  preferire l’assunzione di frutta ad altri cibi perchè favorisce un regime alimentare utile per contrastare efficacemente la cellulite su più fronti:

- Disintossicazione;
La cellulite deriva da un ristagno di scorie nei tessuti, quindi passo indispensabile è eliminare le tossine; la frutta, come alimento leggero, non appesantisce l’apparato digerente, viene bene assimilata dall’organismo e ha un’azione disintossicante.

- Lotta alla ritenione idrica;
Il sodio trattiene i liquidi, favorendone il ristagno fra gli interstizi delle cellule: il risultato è una circolazione ostacolata e problematica. La frutta ha uno scarso tasso di sodio, inoltre contiene altri minerali che ne contrastano l’attività, riequilibrando i meccanismi fisiologici di bilanciamento dei liquidi.

- Circolazione;
La frutta è ricca di fibre e stimola la diuresi, inoltre contiene vitamine e altri principi attivi, come gli antociani dei mirtilli, che rinforzano le pareti dei capillari, restituendo efficienza alla circolazione.

- Idratazione;
L’alta percentuale di liquidi contenuta nella frutta stimola l’attività dei reni favorendo la diuresi, aiutando soprattutto in caso di scarsa assunzione di acqua o durante la stagione calda reintegrando attivi e fluidi persi con la sudorazione.

Nel dettaglio molti frutti offrono dei benefici particolari per combattere la cellulite, sia assunti come alimenti per il loro contenuto, sia utilizzando altre parti non commestibili che racchiudono attivi efficaci.
I frutti di bosco come ribes, fragole, lamponi e mirtilli, hanno quantità abbondanti di bioflavonoidi, acido salicilico e vitamina C, che aiutano a mantenere forti le pareti dei capillari, impedendo la fuoriuscita di liquidi.

Fonte: Diredonna.it

domenica 1 maggio 2011

Celiachia: prosegue il progetto "Alimentazione Fuori Casa" per usufruire di un servizio idoneo alle esigenze alimentari

Riportiamo con vero piacere la notizia tratta da http://www.superabile.it/, sul progetto "Alimentazione Fuori Casa" che consente a chi soffre di intolleranze alimentari, tipo celiachia, di tenersi informato su luoghi e locali che garantiscono la fornitura di pasti senza glutine.

Con il progetto Alimentazione Fuori Casa l'Associazione Italiana Celiachia ha creato una catena di esercizi informati sulla celiachia che possano offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dell'utenza in argomento.

E' possibile conoscere i riferimenti degli esercizi del network, selezionando il banner dedicato all'iniziativa presente sul sito internet http://www.celiachia.it/, oppure telefonando al numero 89 24 24.

Sono diverse le tipologie di strutture che hanno aderito al progetto e si sono impegnate, con il supporto dell'AIC, ad organizzare una reale offerta di pasti senza glutine. Si parte dai luoghi della ristorazione in senso stretto (pizzerie, trattorie, alberghi, villaggi, etc.); si passa poi alle gelaterie ed ai bar; si arriva infine alle vacanze in barca a vela con skipper che hanno seguito uno specifico iter informativo ed ai progetti speciali che vanno a toccare - con percorsi particolari- l'alimentazione in viaggio, i soggiorni estivi, i pasti in crociera, le Grom Gelaterie (gelaterie che contraddistinguono i gusti non idonei ai celiaci con apposita cartellonistica) ed i distributori automatici di generi alimentari (Vending).

Il progetto Alimentazione Fuori Casa informa chiaramente, sia le strutture che si occupano di ristorazione, sia le persone coinvolte dalla celiachia, su cosa significa essere un esercizio della catena AIC ed allo stesso tempo propone consigli ai diretti interessati su come comportarsi per gestire al meglio l'esigenza. Ecco quindi che effettuare sempre la prenotazione con anticipo; prima di ordinare farsi riconoscere come cliente celiaco e non abbassare mai il livello di attenzione, diventano le chiavi per prevenire -possibilmente- situazioni spiacevoli. E' inoltre bene tenere a mente che il nome indicato dagli esercenti sulla Guida come referente è la persona responsabile del servizio gluten free all'interno del locale, ma vi è l'obbligo per il titolare di garantire che tutto il personale sia debitamente informato sul servizio offerto;

giovedì 24 marzo 2011

Ricetta senza glutine: Pasta fresca all’uovo

La ricetta viene proposta da Cely  un'amica che si occupa della buona tavola gluten free, a dimostrazione che chi vive l’esperienza della celiachia può comunque mangiare con gusto malgrado l’intolleranza alimentare.


Pasta fresca all’uovo
Ingredienti:
- Preparato per pane e pasta: 80 gr.;
- Uova: 1;
- Olio di semi: 1 cucchiaio;
- Acqua: 1 cucchiaio.

Procedimento:
- Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro e mettere al centro: l’uovo, l’olio e l’acqua.
- Lavorare con le mani fino ad ottenere una palla omogenea.
- Tagliare piccole quantità e passarle nella macchina per la pasta, ottenendo il formato desiderato.
- Cuocere poi in acqua bollente e salata avendo cura di versare un cucchiaio di olio affinchè la pasta non si incolli.

Fonte: http://www.ricetteok.it/










lunedì 14 marzo 2011

La ipersensibilita’ al glutine potrebbe essere una diagnosi di falsa celiachia

Si tratta della Gluten Sensivity (GS), e’ un disturbo che colpisce sei volte di piu’ della celiachia ed e’ causato da un’ipersensibilita’ al glutine.

Finora era sconosciuto e ai pazienti colpiti, esclusa la diagnosi di celiachia o allergia al frumento, si parlava di disturbo funzionale o colon irritabile, oppure addirittura veniva etichettato come effetto placebo, il sollievo dall’eliminazione della dieta degli alimenti con glutine.

Ma il disturbo esiste. In Italia colpisce 3 milioni di persone, negli Stati Uniti 20 milioni, in una percentuale del 5-6% della popolazione. A identificarlo è stato un team di ricerca internazionale, al quale hanno partecipato studiosi della School of Medicine dell’Universita’ di Baltimora, nel Maryland, guidati da Alessio Fasano, e della Seconda Universita’ degli Studi di Napoli, coordinati da Anna Sapone.

Una scoperta tutta italiana, dunque, che ha rilevato sia nella celiachia che nella gluten sensivity un meccanismo genetico di base. ”Ma ci sono differenze a livello molecolare e di risposta immunitaria”, afferma Fasano. Nella celiachia si attiva un meccanismo di tipo autoimmune condizionato da una risposta adattativa del sistema immunitario, mentre nella gluten sensitivity e’ coinvolto un meccanismo immunitario innato. ”Inoltre, nella gluten sensivity non ci sono danni alla barriera intestinale e alla sua funzione – prosegue Fasano – diversamente da quanto accade nella celiachia”.

Fonte: ANSA

martedì 15 febbraio 2011

Celiachia: individuata causa della malattia, si prospettano possibili nuove terapie

Uno studio dell’università di Chicago getta nuova luce sulle possibili cause scatenanti della celiachia, malattia autoimmune che colpisce in Italia oltre 100mila persone e si basa sulla reazione al glutine.

Secondo lo studio, pubblicato su “Nature”, ad “accendere la malattia” sarebbe la combinazione tra alti livelli di una proteina del sistema immunitario, l’interleuchina 15, e un derivato della vitamina A, l’acido retinoico. Gli studiosi hanno ricreato la malattia nei topi e hanno verificato che alti livelli di interleuchina 15 sono in grado di dare il via ai primi stadi della malattia celiaca. Somministrando, poi, acido retinoico i sintomi hanno subito un significativo peggioramento.

Successivamente, i ricercatori hanno bloccato l’interleuchina 15 nei topi e hanno osservato che i sintomi sono regrediti: i topi sono ritornati ad essere tolleranti al glutine.

La ricerca ha anche rivelato la vera funzione dell’acido retinoico, presente anche nei trattamenti antiacne, che finora era ritenuto un fattore protettivo contro le infiammazioni dell’intestino, mentre si è rivelato essere un elemento che promuove le risposte infiammatorie cellulari.

Sono già allo studio farmaci che bloccano l’interleuchina 15 per il trattamento dell’artrite reumatoide ma secondo Bana Jabri, del Digestive Disease Research Core Center di Chicago e autore della ricerca, terapie simili potrebbero essere usate anche contro la celiachia.

Fonte: http://www.sanitaincifre.it/

mercoledì 12 gennaio 2011

La dieta anti-influenza, Latte, miele e verdure di stagione contro i malanni di stagione

Un aiuto per rafforzare le difese immunitarie dal rischio di insorgenza dell'influenza, favorita dal freddo, viene dall'aumentato apporto  di vitamine e quindi aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta.

E' quanto sostiene la Coldiretti in riferimento al forte aumento dei casi di influenza stagionale che, secondo gli esperti, dovrebbe mettere a letto nel corso dell'inverno dai 2 ai 5 milioni di italiani.

"Oltre a frutta e verdura ricca di antiossidanti nella dieta per sconfiggere l'influenza non devono mancare - suggerisce la Coldiretti - latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l'aglio, che contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione".

"Fondamentale - sottolinea la confederazione - è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti. Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi perché contengono ferro e sono ricchi di fibre".

Fonte: Coldiretti

martedì 21 dicembre 2010

Frutta e verdura: un mix utile per combattere anche l’artrosi

Per una alimentazione equilibrata non possiamo dimenticarci di aggiungere frutta e verdura, compresi aglio e cipolla. Fanno molto bene alla salute, migliorando la bellezza della pelle, regolando la pressione e il colesterolo e proteggendo le articolazioni dai danni del tempo.

Lo ha scoperto Frances Williams, epidemiologa del King’s College di Londra, che ha analizzato gli effetti di queste verdure su coppie di gemelli sani di oltre 60 anni. Durante l’indagine i medici hanno tenuto conto dell’età, dell’indice di massa corporea e del livello di attività fisica, tutti elementi che potevano «falsare» il risultato.

La cosa certa, su cui dovremmo riflettere e fare nostra in previsione anche di una vecchiaia serena, e che chi d’abitudine mangia molta frutta e verdura vede ridursi in maniera significativa il rischio di artrosi dell’anca. I cibi che danno maggiore risultato sono i frutti, tutti tranne gli agrumi, e alcune verdure, in particolar modo aglio, cipolle e scalogni.

Per giungere a questa tesi, i ricercatori hanno analizzato in vitro gli effetti di un composto derivato dall’aglio, il diallil-disulfide. Questa sostanza sembra capace di azzerare l’espressione, indotta dalle citochine infiammatorie, delle metalloproteinasi della matrice extracellulare, enzimi che in caso di artrosi hanno un ruolo chiave nell’alterazione e nella distruzione delle articolazioni.

Ovviamente per essere più sicuri e applicare questa scoperta alla medicina ci vogliono altre indagini. Intanto però non fate una dieta selezionata volta ad escludere alcuni cibi piuttosto che altri. E poi mi raccomando non fate mai mancare tanta frutta e verdura.


mercoledì 15 dicembre 2010

Celiachia: Rassegna stampa, le news del 14/12


A Gerenzano si cercano nuove cure per la leucemia e la celiachiaServiranno a cercare soluzioni a grandi malattie del nostro secolo. Sviluppare un enzima contro la celiachia, un nuovo farmaco antitumorale e un metodo ...
Leggi l'articolo su: varesenews.it/scienza_tecnologia


Un finanziamento per la ricerca su celiachia, antitumorali e ...
GERENZANO - Sviluppare un enzima contro la celiachia, un nuovo farmaco antitumorale e un metodo diagnostico innovativo per le leucemie, e studiare nuovi ...
Leggi l'articolo su: http://varesenotizie.it/


A SCUOLA ARRIVA IL MENÙ SENZA GLUTINE DA MERCOLEDÌ SI CAMBIA
... a mensa che sarà particolarmente gradita per i bambini ei ragazzi celiaci. ... delle famiglie e degli alunni dell'Istituto Comprensivo sulla celiachia. ...
Leggi l'articolo su: met.provincia.fi.it


Molfetta, “Salute e Nutrizione dalla mamma al bimbo” di Amelia ...
Il 27 marzo invece si parlerà di: complicanze patologiche nel bambino; Celiachia: il nemico nascosto, Adhd e ruolo degli additivi, gli adolescenti e ...
Leggi l'articolo su: quindici-molfetta.it


A Lugano si chiude il sipario di PiùGusto 2010: soddisfatti ...
... degustazioni guidate ha riscontrato grande successo nella tre giorni luganese ricca di appuntamenti: dall'incontro dedicato ai problemi della celiachia, ...
Leggi l'articolo su: newsfood.com

venerdì 12 novembre 2010

Dolci senza glutine: Torta al cioccolato

La ricetta presentata oggi è la torta al cioccolato senza glutine, un dolce goloso adatto a chi è intollerante al glutine, e che quindi soffre di celiachia. Questa ricetta credo che dovrebbe andar bene anche per chi è intollerante al latte, vi basterà sostituire il burro con la margarina, dovrebbe funzionare benissimo!
Questa ricetta è una valida alternativa alla torta caprese, tipico dolce per celiaci, provatela anche voi, vedrete che sarà una graditissima sorpresa per i bambini.

Ingredienti per la torta al cioccolato senza glutine (dosi per 4 persone)
- 250 g di cioccolato fondente (con la max % di cacao)
- 100 g di burro
- 4 uova
- 120 g di zucchero a velo

Preparazione:
Spezzettate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria con il burro. Nel frattempo sgusciate le uova e separate i tuorli dagli albumi. Montate gli albumi a neve ben ferma e i tuorli con lo zucchero, incorporate cioccolato e burro fusi e mescolate.
Incorporate gli albumi e mescolate dal basso verso l’alto. Prendete uno stampo per torte e foderatelo con la carta da forno, mettete dentro il composto e livellate la superficie con il dorso di un cucchiaio bagnato.
Cuocete la torta in forno caldo a 180°C per circa 25 minuti.

Fonti: ricetta pubblicata da Serena Vasta su http://www.pourfemme.it/

giovedì 4 novembre 2010

Influenza: una dieta a base di frutta e di verdure stagionali per combattere i sintomi dell’influenza

Per difendersi dalla imminente influenza stagionale si comincia dalla tavola. Sono gli esperti del Policlinico San Matteo di Pavia, che lanciano l'idea di dieta ‘scudo’ per giocare d’attacco e prevenire le mosse dei tre virus protagonisti della stagione invernale alle porte.
Dal kiwi ai semi di girasole, passando per il classico vegetale del grande freddo: la zucca.

Gli alimenti alleati del nostro sistema immunitario sono insospettabili, e la lista e’ lunga. Il consiglio degli specialisti dell’ospedale è: “Alimentarsi in modo corretto e regolare, assumere cibi ricchi di betacarotene e vitamina E e C con potere antiossidante e protettivo”, spiegano in una nota.
Un messaggio che, tradotto in frutta e verdura, significa consumare tanti agrumi, ananas, frutti di bosco, mandorle e nocciole. E ancora carote e zucchine, patate e pomodori, spinaci e carciofi.

Anche il condimento deve essere ‘mirato’: “Scegliete fra olio extravergine di oliva oppure olio di semi”, suggeriscono gli esperti.

Un aiuto prezioso contro l’influenza arriva anche da cibi ‘sottorappresentati’ nei piatti degli italiani: barbabietole rosse e semi di girasole. Intramontabili i classici broccoli, le cime di rapa, il prezzemolo e i peperoni.

La lista degli specialisti si conclude con il rimedio della nonna più gettonato: latte con il miele. Alla dieta giusta vanno poi abbinate alcune misure protettive, ricordano ancora gli esperti: “Lavarsi spesso le mani o frizionarle con gel alcolico, gettare i fazzoletti dopo l’uso, coprire il naso e la bocca quando si starnutisce o si tossisce, tenersi un po’ più isolati dal resto della famiglia quando ci si ammala, non condividere con altri i propri oggetti personali”.

Da non dimenticare il ruolo strategico del sonno per ricaricare l’organismo e “l’attività fisica regolare”.

Fonte: Adnkronos

giovedì 28 ottobre 2010

Celiachia: cresce l’attenzione per l’alimentazione 'gluten free'. Alcuni consigli per aiutare a liberarci dal glutine

La celiachia è ancora oggi una malattia sottostimata e ha un grande impatto sulla vita sociale. Ecco come liberarsi del glutine.

Una malattia sottostimata e che ancora espone chi ne è affetto a grossi disagi se vuole mangiar fuori casa. E' la celiachia e - secondo il ministero della Salute - sono oltre 100 mila gli intolleranti al glutine diagnosticati (17.700 in Lombardia). Ma si stima che il loro numero reale ammonti a sei volte tanto e siano dunque mezzo milione i casi non riconosciuti.

Buone notizie arrivano dalla tavola rotonda dell'Aic, nell'ambito del salone dell'arte bianca A.B. Tech Expo, manifestazione dedicata a panificatori, pasticceri e pizzaioli: cresce infatti il numero di strutture di ristorazione attrezzate per un'offerta 'gluten-free' (quasi 2.500 in tutta Italia, compresi hotel, bar gelaterie e altro, aderiscono alla rete dell'Associazione Italiana Celiachia, 199 in Lombardia). Ma sono ancora troppi, lamentano i celiaci, i ristoranti, le gelaterie e i bar che restano off-limits. Proprio al settore dei laboratori artigianali si rivolge un progetto pilota promosso dall'Aic e che partirà a gennaio in Lombardia. L'obiettivo: diffondere la conoscenza perché si avvii una produzione di prodotti freschi per celiaci, per i quali oggi esistono solo pasta, biscotti e pane industriali.
"E' un'importante iniziativa - spiega il dott. Silvio Danese, responsabile del Centro di Ricerca e Cura per le malattie intestinali di Humanitas -. La celiachia è infatti ancora oggi una malattia sottostimata: 1 persona su 100 non sa di averla. E' inoltre una malattia che ha un grosso impatto sulla vita sociale di chi ne è affetto: anche le operazioni più comuni della vita quotidiana come mangiare una pizza, un piatto di pasta o comprare il pane, sono per il celiaco un ostacolo quasi invalicabile. Per questo è un bene che aumenti l'attenzione dei ristoratori ai piatti senza glutine, come anche di negozi e rivenditori ‘gluten free'".

Cos'è la celiachia?
Si tratta di una malattia cronica dell'intestino tenue causata dall'intolleranza al glutine. È, questa, una proteina vegetale presente in alcuni cereali quali il frumento, l'orzo, la segale, e in alcuni loro derivati, tra cui il malto. Più precisamente l'intolleranza è dovuta a una componente del glutine, la gliadina. Altri cereali tra cui il riso e il mais ne sono invece privi. L'intolleranza è mediata da meccanismi immunologici che vengono innescati quando il glutine entra in contatto con la mucosa intestinale. Questo evento provoca una reazione abbastanza complessa che porta i linfociti, importanti cellule del sistema immunitario, a produrre sostanze tossiche per le cellule che possono determinare fenomeni infiammatori.


Come si manifesta?
Le manifestazioni cliniche sono varie. Nella forma franca, quella cioè con i sintomi più caratteristici, la malattia compare più spesso durante lo svezzamento, a distanza di qualche settimana (ma a volte anche di mesi) dalle prime pappe a base di cereali. Le manifestazioni sono dovute sostanzialmente a fenomeni di malassorbimento e si manifestano gradualmente con tendenza al peggioramento. In generale si tratta di diarrea cronica, steatorrea, cioè perdita di grassi non assorbiti con le feci, carenze nutritive multiple, rallentamento nella crescita, inappetenza e vomito. Il morbo celiaco può però presentarsi anche con sintomi estranei all'apparato digerente, nel qual caso dà luogo a manifestazioni più varie ma meno specifiche e generalmente anche meno gravi rispetto alla malattia franca. In questi casi sono comuni disturbi quali crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici; molto frequente, soprattutto negli adulti, è l'anemia sideropenica, ovvero da carenza di ferro, che non risponde alla somministrazione per via orale di quantità anche massicce di ferro.

Prosegui la lettura sul sito  humanitasalute.it da cui è stato riportato questo articolo.
Vedi: Celiachia: cresce l’attenzione per l’alimentazione 'gluten free'

mercoledì 20 ottobre 2010

AIC Celiachia Lombardia: Convegno a Milano su "Mangiare Fuori Casa Senza Glutine: possibilità e prospettive"

Milano, Lunedì 25 Ottobre 2010, nell'ambito della Fiera A.B. Tech Expo edizione 2010 si svolgerà il Convegno "Mangiare Fuori Casa Senza Glutine: possibilità e prospettive" a cura dell'Associazione Italiana Celiachia Lombardia Onlus.

Programma del convegno:

- 9,30-10,00: Registrazione partecipanti

- 10,00: Saluti e breve presentazione di AIC - Rossella Valmarana, Presidente AIC Lombardia

- 10,30: Mangiare fuori casa senza glutine: il progetto AFC AIC e le nuove linee guida nazionali su ristorazione e laboratori artigianali - Susanna Neuhold, Responsabile nazionale food AIC

- 11,30: Progetto Laboratori Artigianali: avvio pilota in Lombardia - Elena Sironi, Responsabile AFC AIC Lombardia

- 12,00: Tavola rotonda: Moderatore Rossella Valmarana

Al termine del convegno, verrà offerto dall'Azienda Farmo Spa un buffet senza glutine.


Associazione Italiana Celiachia Lombardia Onlus
Il convegno si svolgerà nell'area espositori, pertanto è necessario essere dotati di invito, che trovate cliccando qui, o in alternativa si può effettuare la pre-registrazione on-line, evitando così code all'ingresso. Il modulo è scaricabile al seguente link

AIC Lombardia Onlus sarà presente a A.B. Tech Expo - Salone Internazionale per Tecnologie e Prodotti per panificazione, pasticceria, dolciario, pasta fresca e pizza - dal 23 al 27 ottobre a Fiera Milano, con uno stand-laboratorio nel Padiglione 5 - stand D08 D10.

Fonte: Newfood.it

martedì 28 settembre 2010

Le 10 erbe per aiutare il benessere del nostro fegato.

I distrurbi del fegato sono sempre più diffusi.
Una dieta scorretta, alcol e scarso movimento sono le principali cause.
Per fortuna vengono in aiuto le erbe, per proteggere il fegato e mantenerlo in salute.

Le malattie del fegato come la steatosi, l’epatite cronica e la cirrosi rappresentano un problema sanitario molto rilevante e diffuso.
Un minimo di prevenzione è comunque possibile, correggendo le abitudini alimentari, lo stile di vita e ricorrendo ad alcune erbe è possibile migliorare il benessere del fegato.
Curandosi con le erbe, si sfruttano le conoscenze della fitoterapia per migliorare il benessere di questo organo vitale.


Ecco la lista delle principali erbe amiche del fegato:

1) Boldo (Peumus boldus): usato da tempo in America Latina per i disturbi del fegato e della cistifellea. La maggior parte della sua attività è attribuita a un alcaloide chiamato boldina, che ha un’azione protettiva del fegato, stimolante della produzione di bile, digestiva, di aumento della secrezione dei succhi gastrici. È utilizzato per infusione. È sconsigliato in gravidanza e allattamento, a chi ha problemi della coagulazione, una malattia del fegato avanzata oppure è in cura con anticoagulanti (warfarin) o antiaggreganti piastrinici.

2) Camomilla: è utilizzata per la sua efficacia antispastica e sedativa. È la bevanda serale da consigliare. In infusione.

3) Carciofo: favorisce la digestione, stimolando anche la funzione epatica e biliare. Contiene, tra l’altro, la cinarina che, oltre ad aumentare la secrezione biliare, protegge il fegato, essendo un antiossidante. In fitoterapia si utilizzano le foglie seccate e tritate per infusi.

4) Cardo mariano: può essere utilizzato in tutte le malattie del fegato. Ha anche un effetto lassativo, tonico e stimolante. Per il contenuto di tiramina, i frutti in infusione devono essere utilizzati con cautela dagli ipertesi.

5) Curcuma: consigliata come spezia, può essere impiegata come infusione per stimolare la produzione della bile e migliorare la digestione. Le proprietà della curcuma e del curry come antiossidante sono state dimostrate anche da studi scientifici. Cautela nel caso di calcoli biliari.

6) Liquirizia (Glycyrrhiza glabra): il principio attivo più importante è la glicirrizina, che le conferisce un’azione antinfiammatoria e antivirale. In medicina è stata utilizzata per la terapia dell’ulcera e nelle malattie croniche del fegato. Poiché ha un’azione negativa sulla pressione arteriosa (la alza) e sui sali (trattiene il sodio, riducendo il potassio), il suo uso non è sempre consigliato.

 7) Menta (Mentha piperita): stimola la digestione e stimola la produzione di bile e ha un’azione antispastica. Riduce la nausea. Per infusione.

8) Rosmarino: utilizzato in fitoterapia per le sue azioni tonificanti e digestive, ha un’azione colagoga e coleretica. Può essere impiegato, in infusione, anche in caso di steatosi, epatite cronica e cirrosi. Evitare l’assunzione durante la gravidanza e l’allattamento, se si soffre di epilessia o di ipertensione arteriosa.

9) Schisandra (Schizandra chinensis): poco impiegata in Italia, agisce come antiossidante nelle malattie del fegato e ha un’azione immunostimolante, in particolare contro le infezioni virali.

10) Tarassaco (Taraxacum officinale): l’efficacia sulla stimolazione dell’apparato digerente e del fegato è nota da secoli. Addirittura, in passato, si parlava di tarassacoterapia. Essendo particolarmente ricco in vitamina A, deve essere assunto con prudenza nelle epatopatie croniche avanzate: la vitamina A in alte dosi è tossica per il fegato.

Le suddette erbe si possono assumere quotidianamente in infusione per un paio di settimane, ma è sempre bene consultarsi con il medico, il farmacista o l’erborista. Non bisogna dimenticare, infatti, che le erbe possono provocare disturbi gastrici, diarrea, allergie e mal di testa.

Fonte: http://www.sanihelp.it/

sabato 4 settembre 2010

Celiachia: i bambini, per proteggere la salute delle ossa, dovrebbero assumere alcuni integratori vitaminici

I bambini affetti da malattia celiaca dovrebbero includere una maggiore quantità di vitamine nella loro dieta per consentire di mantenere in buona salute le ossa e prevenire l’osteoporosi.

Sono queste le conclusioni di Diana Mager, studiosa dell’University of Alberta, che ha esaminato 43 bambini e adolescenti dai 3 ai 18 anni ai quali era stata diagnosticata la celiachia e ha scoperto che questi bambini tendevano ad avere una minore densità ossea, causata probabilmente da un limitato assorbimento di vitamine e sali minerali dagli alimenti.

Lo studio ha mostrato che i bambini celiaci assumono meno del 50% della quantità di vitamina K consigliata e anche la quantità di vitamina D non sarebbe adeguata.

La Mager ha concluso che i bambini celiaci dovrebbero aggiungere integratori di vitamina K e vitamina D alla loro dieta abituale per ridurre il rischio di fratture e osteoporosi e dovrebbero trascorrere più tempo all’aria aperta per stimolare l’organismo a produrre la vitamina D.

Fonte: http://www.leonardo.it/
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