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mercoledì 11 marzo 2015

Celiachia: a breve i primi farmaci; Incontro su diabete e celiachia; La pasta che non fa ingrassare e non scuoce






Celiachia, entro qualche anno primi farmaci


Almeno due farmaci contro la celiachia si stanno rivelando molto promettenti nei primi test sull'uomo, ed entro qualche anno dovrebbero arrivare a disposizione dei pazienti. Lo afferma una revisione di tutti i trial clinici in corso sul tema pubblicata dalla rivista Gastroenterology Report. ''Le due molecole che hanno i requisiti per entrare nell'ultima fase della sperimentazione a breve - spiegano gli autori, coordinati da Klaus Gottlieb dell'azienda privata Quintiles, che hanno analizzato tutti i test registrati sul sito clinicaltrials.gov - una che scompone il glutine in prodotti più piccoli e non dannosi e un'altra che rende lo stomaco meno permeabile, prevenendo il passaggio di potenziali sostanze tossiche negli strati più interni''.


Diabete e celiachia: incontro per genitori



«Doppia enne, doppia emme - Donne e mamme l’8 marzo». È il titolo di una rassegna che vede due incontri, in programma giovedì e il 26 marzo, proposta dalle associazioni SalsoPediatria e Salso Genitori (col patrocinio del Comune) e nata da un’idea di Tiziano Tanzi. 
Durante il primo incontro, giovedì alle 20,30 al Palacongressi, si parlerà di «Diabete tipo 1 e celiachia»: Ilaria Bertinelli presenterà il suo libro «Uno chef per Gaia. La gioia della cucina per diabetici celiaci e appassionati » ricette con e senza glutine, con e senza zucchero con la conta dei Cho (letture di Elena Diemmi). 
Sarà ancora possibile mangiare qualcosa di buono? Da questa domanda nasce questo libro: è la domanda di una mamma alla cui bambina, Gaia, è stato diagnosticato prima il diabete mellito poi, come a volte può succedere, anche la celiachia. Di punto in bianco i cibi che prima si potevano mangiare sono diventati veleno. Il valore del ricettario è pratico ed emotivo insieme. Pratico perché offre una vasta gamma di proposte tenendo sempre sotto controllo quelle informazioni imprescindibili per le malattie; emotivo perché risolve la «divisione» che quelle malattie provocano nella famiglia, ridando il piacere di sedersi tutti intorno a una tavola.


Celiaci, in arrivo la pasta che non fa ingrassare e non scuoce



Realizzati in via sperimentale pane e pasta gluten free, utilizzando tra gli ingredienti la farina di fagiolo. Tra le caratteristiche: maggiore resistenza alla cottura e con caratteristiche di gusto e profumo eccellenti, ma nello stesso tempo a ridurre il loro Indice Glicemico

Una buona notizia per i celiaci e per tutti il ​​coloro Che utilizzano Alimenti senza glutine: una pasta di Che non ingrassa e non scuoce E Vicina. Lo garantisce, per ora un Livello di laboratorio, Una Ricerca dell'Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione (Isan) della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e Ambientali dell'Università Cattolica di Piacenza. I Ricercatori piacentini Hanno Realizzato in via sperimentale pane e la pasta utilizzando Tra Gli ingredienti la farina di fagiolo, ottenendo prodotti con Una maggior Resistenza alla cottura e con Caratteristiche di gusto e profumo Eccellenti.

Fino ad oggi si è osservato che la popolazione celiaca Spesso va incontro a delle Nazioni Unite progressivo Incremento di sovrappeso e obesità, con il Rischio di Andare incontro a Malattie di Carattere metabolico. La causa potrebbe Essere Nelle Caratteristiche degli Alimenti contenenti amido (riquadro, pasta e prodotti da forno) Che compongono la dieta senza glutine e il Che Sono caratterizzati da un rapido assorbimento e alti indici glicemici (IG).

«I celiaci si nutrono di cibi con un indice glicemico Più alto rispetto ai cibi contenenti glutine e questo comporta spesso un aumento di peso», spiega Gianluca Giuberti, il che ha Guidato Il Progetto di Ricerca dell'Istituto piacentino. «Abbiamo quindi pensato, anche su sollecitazione di alcuneAziende Che Producono Alimenti per questi soggetti, di ipotizzare l'utilizzo di Fonti alternative di amido con un basso IG venire i legumi». Questo tipo di amido è "un lento assorbimento" se paragonato a quello dei Cereali comunemente utilizzati nella formulazione di prodotti senza glutine.






sabato 27 settembre 2014

Celiachia: una possibile soluzione, made in Australia, potrebbe arrivare da un parassita intestinale!






Celiachia: una possibile soluzione da un parassita intestinale
Meteo Web



La chiave per liberare dai fastidiosi sintomi della celiachia, una malattia autoimmune dell’intestino tenue causata da una reazione a una proteina del glutine, potra’ venire dalle secrezioni di un parassita dell’intestino, un anchilostoma comune nel terzo mondo.

In una ricerca congiunta dell’Universita’ James Cook e dell’Ospedale Prince Charles di Brisbane, le larve del nematode Necator americanus sono state inoculate artificialmente in un campione di pazienti. Nella sperimentazione, i pazienti di celiachia infettati dall’anchilostoma sono diventati “piuttosto tolleranti” al glutine.

I risultati dei primi test sono molto incoraggianti, e altri sono in programma all’inizio del prossimo anno – riferisce il responsabile della ricerca, il gastroenterologo John Croese, sul Journal of Allergy and Clinical Immunology. ...


Una nuova cura per la celiachia made in Australia potrebbe venire da vermi iniettati
informazione.it



Pazienti celiaci a cui sono stati iniettati anchilostomi, un particolare tipo di vermi, sono stati in grado di mangiare gli spaghetti senza ammalarsi. I ricercatori pensano che il motivo risiede in una proteina contenuta negli anchilostomi.

Una nuova ricerca, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, avrebbe scoperto una soluzione per portatori di celiachia che potrebbero eliminare la necessità di una dieta gluten free. Uno studio preliminare ha conseguito grandi risultati, riducendo i sintomi della malattia celiaca — il disordine autoimmune che richiede una dieta libera da glutine — infettando i partecipanti con anchilostomi.

"Entro la fine della sperimentazione, con i vermi nel corpo, i soggetti sperimentali riuscivano a mangiare l'equivalente di una ciotola di medie dimensioni di spaghetti, senza effetti negativi," dice Paul Giacomin, un immunologo presso la James Cook University (JCU) in Australia. "Che è un pasto che solitamente scatenerebbe una risposta infiammatoria debilitante, provocando in un paziente celiaco sintomi come diarrea, crampi e vomito".

Nello studio di 52 settimane, 12 partecipanti hanno ricevuto anchilostomi e anche se i quattro sono stati allontanati dai test per motivi non attinenti al glutine, o addirittura agli anchilostomi, i restanti otto hanno mostrato un'altamente aumentata tolleranza al glutine — e agli anchilostomi. Quando è stata data la possibilità di prendere il farmaco in grado di eliminare dal loro organismo gli anchilostomi, tutti avevano scelto di tenerli, secondo i ricercatori.

Nel corso dell'anno, i ricercatori hanno lanciato micro-sfide in cui hanno chiesto ai partecipanti di mangiare porzioni crescenti di pasta ed alla fine erano in grado di consumare da 60 a 75 spaghetti quotidianamente. ....





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