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martedì 16 aprile 2013

Florida: invasione di lumache giganti, sono in grado di perforare anche un pnumatico e potrebbero trasmettere malattie all'uomo.






Florida: lumache giganti forano pneumatici e mangiano lo stucco 
Uomini Donne - Non solo uomini e donne (Blog)
La Florida meridionale è stata invasa da una lumaca gigante africana che ha infestato la contea di Miami. Questi molluschi possono raggiungere le dimensioni di un ratto, mangiano pneumatici, stucco ed intonaco. Le lumache giganti hanno invaso la contea ...

La Florida e l'invasione delle lumache giganti 
Corriere della Sera
La Florida meridionale si trova a combattere contro un'infestazione di una delle specie più invasive al mondo: la lumaca gigante africana. Questi molluschi possono anche raggiungere le dimensioni di un ratto, e sono in grado di mangiare stucchi e intonaci.



Florida, l'invasione delle lumache giganti: "Mangiano qualsiasi cosa ... 
Blitz quotidiano‎
FLORIDA – Invasione di lumache giganti nella Florida meridionale. Lumache grandi come topi e in grado di mangiare stucchi e intonaci. Ogni lumaca può produrre 1.200 uova l'anno. Soltanto nella contea di Miami ogni giorno, in media, viene catturato un ...

Usa: lumache giganti 'invadono' Florida, rischio malattie per uomo
Adnkronos/IGN - ‎‎ (Adnkronos Salute)
Lumache africane, grandi come ratti, sono il nuovo spauracchio degli agricoltori della Florida. Questa specie, particolarmente vorace, e' in grado di attaccare molti tipi di vegetali. Non solo. Questo invasore puo' anche trasmettere diverse ...

Lumache giganti in Florida, pericolose per l'uomo
OggiNotizie‎
Si tratta di una specie particolarmente vorace che è in grado di attaccare molti tipi di vegetali, ma non solo: le lumache africane possono infatti anche trasmettere diverse malattie all'uomo, tra cui una particolare forma di meningite. Al momento però nessun ...



giovedì 20 dicembre 2012

Pomodori, il Marocco invade i mercati: Produttori italiani ed europei in grave crisi. Bruxelles intervenga subito!




"Continuano a essere disattesi gli obblighi derivanti dal recente accordo Ue-Marocco, che prevede l'applicazione di dazi maggiorati a fronte di cali significativi del prezzo del prodotto sui mercati europei. Le conseguenze sono disastrose: i nostri produttori si vedono chiudere tutti i canali commerciali tradizionali, compresa la Gdo italiana ed europea che preferisce approvvigionarsi in Germania o Francia a prezzi “stracciati”".





E’ ciò che sostiene la  Cia, Confederazione italiana agricoltori preoccupata per i produttori ortofrutticoli europei, ma soprattutto italiani, in seguito all'ingresso massiccio e indiscriminato di pomodori dal Marocco, che vengono “sdoganati” in Spagna, ma soprattutto in Francia, senza reali controlli sul pagamento dei dazi e sulle caratteristiche fito-sanitarie dei prodotti.

La Cia sottolinea che "il perdurare del fenomeno deve essere oggetto di grande attenzione della Commissione europea". La delega totale agli Stati membri per i controlli doganali, ha aggiunto la Confederazione, attraverso i loro uffici alle frontiere "ha dimostrato in passato l'insufficienza di questa procedura". Secondo la Cia è necessario mettere a punto un sistema europeo di monitoraggio ed effettivo controllo alle dogane, gestito direttamente dall’Esecutivo comunitario, in modo da integrare concretamente l'attività degli uffici doganali degli Stati membri.




"L’Esecutivo di Bruxelles -ribadisce la Cia- deve prendere atto dell'ingovernabilità di questi fenomeni di import senza regole, che danneggiano i produttori europei, già penalizzati dalle crisi di mercato.Tutta la filiera ortofrutticola europea attende una risposta concreta della Commissione alle richieste avanzate in sede di riforma della Pac relative a più efficaci strumenti di garanzia del reddito per i produttori".

Fonte: Cia - Confederazione italiana agricoltori



Eventi e fiere: Per una Pac sostenibile. Ricerca, formazione, imprese; Sival; Mostra convegno agroenergia, tecnologie e soluzioni




I prossimi eventi in agricoltura



  • Per una Pac sostenibile. Ricerca, formazione, imprese  il 21 dic 2012 

  • Sival  dal 15 al 17 gen 2013

  • Mostra convegno agroenergia, tecnologie e soluzioni  dal 14 al 15 feb 2013





  • Sol d'oro  dal 18 al 23 feb 2013

  • SIMA - SIMAGENA - SIMAVIP, appuntamento mondiale dei fornitori del settore agricolo e zootecnico  dal 24 al 28 feb 2013

  • Olio capitale  dal 1 al 4 mar 2013

  • Future IPM in Europe  dal 19 al 21 mar 2013




  • domenica 14 ottobre 2012

    15-21 Ottobre, fiere ed eventi: Sial, salone internazionale dell'alimentazione Parigi; Sicurezza alimentare: il controllo su frodi e qualità dei fertilizzanti; Greeening partnership day a Bruxelles;





    mar 16 ott 2012
    Agroalimentare, corsi di formazione
    Check Fruit organizza il prossimo 16 ottobre l'evento 'Valutazione dei rischi ai fini dell'autocontrollo: focus sui pre-requisiti igienico-sanitari'. Il corso avrà la durata di 8 ore e si svolgerà a Bologna.

    mar 16 ott - mer 17 ott 2012
    Direttiva sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
    La Fondazione Minoprio organizza il 16 e 17 ottobre un convegno che tratterà approfonditamente gli aspetti normativi (il primo giorno) e gli strumenti applicativi (il secondo giorno) della 'Direttiva sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: applicazione, strumenti e criticità nelle condizioni italiane'. L'appuntamento è a Palazzo Lombardia, sala dei 500, alle 8.45.

    mar 16 ott 2012
    Sicurezza alimentare: il controllo su frodi e qualità dei fertilizzanti
    Martedì 16 ottobre, alle 14, si terrà a Milano, nella sala Cinema della Società Umanitaria, la tavola rotonda "Sicurezza alimentare: il controllo su frodi e qualità dei fertilizzanti". L'evento organizzato da Assofertilizzanti si svolgerà in occasione della giornata mondiale dell'alimentazione, nell'ambito della prima edizione del Salone internazionale della ricerca, innovazione e sicurezza alimentare.


    mar 16 ott 2012
    Greeening partnership day
    Martedì 16 ottobre, dalle 9 alle 18, si terrà a Bruxelles, al Parlamento europeo, l'evento "Greeening partnership day" organizzato da Elo, OPERA e Syngenta. l'incontro sarà suddiviso in due parti: nella prima si parlerà del greening nelle buone pratiche, delle misure "verdi" che dovranno essere incluse nella riforma della Pac, e nella seconda di biodiversità europea

    mer 17 ott - gio 18 ott 2012
    Assemblea del settore vitivinicolo di Fedagri
    A Casarsa della Delizia (Pn) e Rauscedo (Pn) il 17 e 18 ottobre 2012 si terrà l'Assemblea nazionale del settore vitivinicolo di Fedagri Mercoledì 17 ottobre alla Cantina Vini La Delizia, Via Udine 24, Casarsa della Delizia (Pn) si terrà il convegno “La marca commerciale nel vino: nuove opportunità per la cooperazione nel mercato europeo”.
    Giovedì 18 ottobre ai Vivai Cooperativi Ruascedo, Via Udine 39, Rauscedo (Pn) si terrà il convegno “La sperimentazione sugli ibridi per un’innovazione in viticoltura sempre più rispettosa dell’ambiente”.

    mer 17 ott 2012
    Contributions of Trichoderma and Omics to the ever-green revolution
    All'Università di Pisa 17 ottobre 2012 si terrà il seminario di Gary Harman intitolato "Contributions of trichoderma and omics to the ever-green revolution" nell'aula Magna della Facoltà di Agraria di Pisa.

    gio 18 ott 2012
    Sangiovese e Trebbiano romagnolo, i portinnesti per i vitigni
    Giovedì 18 ottobre si terrà a Faenza (Ra) l'incontro tecnico, organizzato da Crpv e Astra Innovazione e Sviluppo,"I portinnesti per i vitigni Sangiovese e Trebbiano Romagnolo". appuntamento alle 9.30 nella sala Biblioteca della Palazzina laboratori, della località Tebano. Dopo l'introduzione a cura di Giovanni Nigro del Crpv, i risultati dell'attività di sperimentazione sui portinnesti per i vitigni Sangiovese e Trebbiano Romagnolo


    ven 19 ott 2012
    Next landscapes - High green tech symposium 2012
    Venerdì 19 ottobre, nella Sala Martini del Centro servizi della fiera di Milano-Rho, al Made Expo, si svolgerà la quarta edizione di High green tech symposium che avrà come tema Next landscapes. Il focus sarà centrato sugli scenari del prossimo futuro, partendo dal panorama del paesaggio urbano contemporaneo.

    ven 19 ott - sab 20 ott 2012
    12° Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione
    L’edizione 2012 del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, si terrà a Villa d’Este a Cernobbio, sul lago di Como, dal 19 al 20 ottobre. Il Forum, giunto alla dodicesima edizione, costituisce l’appuntamento annuale del settore che riunisce esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico

    dom 21 ott - gio 25 ott 2012
    Sial, salone internazionale dell'alimentazione
    Come sarà il settore agroalimentare in futuro? A questa domanda risponde il Sial, il salone internazionale dell'alimentazione che si terrà a Parigi dal 21 al 25 ottobre prossimi.
    "Il Sial è un'opportunità per avere una visione completa del settore agroalimentare mondiale futuro" dichiara Olivia Milan-Grosbois, il nuovo direttore del Salone internazionale dell'alimentazione, Sial, di Parigi che si svolgerà dal 21 al 25 ottobre prossimi nel quartiere delle esposizioni di Paris Nord Villepinte in Francia. Dalle grandi tendenze del mercato ai piccoli cambiamenti, il Sial presenta un panorama delle innovazioni alimentari mondiali.



    venerdì 5 ottobre 2012

    8-14 Ottobre: fiere se eventi. Agrosalon Mosca; Liste di orientamento varietale dei fruttiferi: melo e pero.








    Calendario degli eventi 
    da lunedì 8 a domenica 14 ottobre 2012:


    lun 8 ott 2012
    La corsa alla terra
    Sala Napoleonica dell’Università degli Studi di Milano
    Nel corso dell'incontro si parlerà dell’accaparramento di terre fertili (land grabbing) da parte dei Paesi in cui si registra un’esplosione dei consumi.
    Il convegno è organizzato da: Università degli Studi di Milano, Dipartimento di economia, management e metodi quantitativi, Società agraria di Lombardia, Accademia nazionale dei Georgofili, Sezione Nord Ovest, e Accademia nazionale di Torino.


    mer 10 ott - sab 13 ott 2012
    Agrosalon
    Mosca
    Si tratta dell'unica manifestazione professionale russa organizzata con l'aiuto dei principali produttori di macchine agricoli mondiali. La fiera si tiene ogni due anni dato per permettere alle aziende di portare solo le ultime innovazioni, attirando così più partecipanti; si tratta di un punto d'incontro importante per chi compra macchine agricole e chi le produce.


    ven 12 ott - dom 14 ott 2012
    Trentino, un vino della montagna?
    Ala (Tn)
    L’evento principale attorno a cui ruota la manifestazione è un forum, "Quaderni di viticultura", accompagnato da una mostra-mercato, a cui parteciperanno 35 aziende rappresentative delle tante anime della viticoltura trentina.
    Trentacinque produttori vitivinicoli, oltre 80 etichette in degustazione e in vendita. Una mostra-mercato, tre concerti, dibattiti, tavole rotonde, degustazioni e un workshop con una lunga serie di interventi. Sono questi in breve i numeri di Skywine 2012, un evento che andrà in scena per la prima volta ad Ala. Saranno tre giorni ricchi di appuntamenti, durante i quali produttori, consumatori, esperti, giornalisti, ma anche musicisti, editori on line, wine blogger e semplici appassionati, si incontreranno per assaggiare e acquistare vino trentino, scambiandosi opinioni e punti di vista....


    ven 12 ott 2012, ore 15
    Convegno nazionale "Liste di orientamento varietale dei fruttiferi: melo e pero"
    Centro civico culturale di Zevio (Vr)
    L'incontro, organizzato dal ministero delle Politiche agricole e forestali, Soi, Cra, Provincia di Verona, il Comune di Zevio e la Proloco di Zevio, rientra nel Progetto nazionale “Liste d'orientamento varietale dei fruttiferi”. La giornata di presentazione ...


    ven 12 ott 2012
    La zootecnia da latte di montagna: prospettive e opportunità
    Evento organizzato dalla direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia. Morbegno (So)
    Organizzato dalla direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia. Nel corso dell'incontro, partendo dall'analisi della sua evoluzione strutturale negli anni, si approfondiranno gli aspetti che concorrono all'importanza economica della zootecnia da latte di montagna. Sarà esaminata non solo ...

    ven 12 ott 2012
    Il frumento. La più importante fonte di cibo per l'umanità
    Sant'Angelo Lodigiano (Lo)
    Castello Morando Bolognini, seminario "Il frumento. La più importante fonte di cibo per l'umanità" organizzato dal Museo lombardo di storia dell'agricoltura e dall'Accademia dei Georgofili.
    L'evento segnerà l'apertura del secondo ciclo di attività della Società agraria di Lombardia in occasione della giornata mondiale dell'alimentazione.

    ven 12 ott 2012
    Incontro sui prodotti tipici dell’agricoltura campana
    l'Accademia dei Georgofili organizza l'evento che si terrà domani, venerdì 12 ottobre, a Portici (Na)
    Organizzato dalla Sezione Sud-Ovest dei Georgofili, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, a Portici (Na), nella sala Cinese.

    martedì 22 maggio 2012

    Olio di cartamo, l’olio estratto ha la più alta percentuale di acidi grassi, circa il 90 per cento. L’agricoltura australiana si prepara a coltivarlo in grosse quantità










    Gli agricoltori australiani si preparano a coltivare un nuovo tipo di cartamo, risultato dalla ricerca genetica sui semi. L’olio estratto da questo nuovo tipo di cartamo ha la più alta percentuale di acidi grassi, circa il 90 per cento, presente nelle piante.
    La nuova pianta fornirà ai coltivatori di cereali australiani una opportunità unica di produrre e fornire olii vegetali sostenibili e rinnovabili che sostituiranno il petrolio nelle materie prime nella produzione di prodotti industriali.
    La futura domanda mondiale di olio potrebbe richiedere più di 100.000 ettari di questo "super-olio" di cartamo, un mercato paragonabile a quello dell’industria del cotone in Australia.
    ll cartamo è una pianta erbacea simile allo zenzero, con semi che contengono dal 30 al 55% di olio, di composizione accidica variabile a seconda delle varietà considerate.
    L’olio di cartamo viene estratto dai semi dell’omonima pianta (Carthamus Tinctorius) e destinato soprattutto all’industria alimentare, a quella energetica (biodisel) ed alla produzione di vernici e resine. Nel tempo, infatti, le sementi sono state selezionate per soddisfare i requisiti dei vari settori di utilizzo.
    Il dottor Allan Green, Vice Capo del CSIRO Plant Industry, ha detto che l’olio di cartiamo innovativo combina un’elevata purezza per la produzione chimica industriale con una grande stabilità per l’uso diretto in lubrificanti e fluidi industriali, creando una versatile e preziosa materia prima industriale. “Gli oli vegetali contengono una serie di acidi grassi, sia monoinsaturi che polinsaturi”, ha detto il dottor Green.
    “Per gli alimenti è importante usarlo in maniera equilibrata. Tuttavia, gli acidi grassi polinsaturi causano problemi nell’uso industriale, perché sono instabili e difficili da rimuovere durante la lavorazione dell’olio”, ha spiegato.
    Il dottor Green ha quindi spiegato che il team di ricerca ha utilizzato la tecnologia genetica CSIRO per aumentare il livello di acido oleico nel seme, spegnendo la sua conversione in acidi grassi polinsaturi.
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    giovedì 19 gennaio 2012

    Sicilia: prosegue la protesta del movimento Forza d'urto contro il caro-carburante.I tir si fermano e la frutta marcisce.



    Continua in Sicilia la protesta del movimento 'Forza d'urto' che riunisce autotrasportatori, gli agricoltori del 'Movimento dei forconi' e pescatori che da tre giorni bloccano strade, ferrovie e porti, per protestare contro l'aumento del prezzo dei carburanti e dei pedaggi autostradali.

    Un blocco che sta causando pesanti disagi nell'Isola e per il quale le organizzazioni temono forti ripercussioni sulle aziende agricole.

    "L’iniziativa in atto - commenta il presidente di Confagricoltura Sicilia, Gerardo Diana - ha pesanti conseguenze sulle aziende agricole siciliane, sia in relazione alla deperibilità delle merci, sia ai problemi contrattuali per la mancata consegna dei prodotti ortofrutticoli ai mercati nazionali ed europei e verso la Gdo. C’è il serio rischio che buyer e grande distribuzione rinuncino ad approvvigionarsi dei prodotti isolani, con conseguenze disastrose e irreparabili per le aziende produttrici".

     "Confagricoltura - aggiunge il vicepresidente nazionale, Salvatore Giardina - confida in un intervento del governo per assicurare una rapida soluzione alla questione caro-carburanti che interessa tanto anche il settore primario, e nel senso di responsabilità degli autotrasportatori, per evitare ulteriori e gravissimi danni agli agricoltori siciliani".

    Coldiretti, marciscono tonnellate di verdura 
    Tonnellate di frutta e verdura siciliane stanno marcendo perché non riescono a raggiungere gli scaffali dei negozi. Così Coldiretti. Anche le vasche di raccolta del latte ormai piene rendono impossibili nuove consegne dalle stalle.
    In un momento economico già difficile ai danni immediati – sottolinea la Coldiretti - si sommano quelli futuri, perché ci sono accordi commerciali che rischiano di saltare per la mancata consegna, a vantaggio delle importazioni.

    Fonte: AgroNotizie.it

    mercoledì 12 ottobre 2011

    Fattorie didattiche: grande successo in Veneto, oltre 10mila visitatori



    Ognuna delle 152 Fattorie didattiche del Veneto che domenica 9 ottobre, hanno tenuto spalancate le porte dell’azienda ai visitatori è stata letteralmente 'invasa' da interi nuclei familiari provenienti dalle città, che hanno colto questa occasione per conoscere, approfondire, prendere contatto diretto con la realtà del lavoro e della cultura rurale.




    Pensiamo che i visitatori siano stati oltre 10mila – azzarda l’assessore regionale al Turismo e alla Promozione, Marino Finozzi – visto che tutte le Fattorie didattiche che ci hanno finora scritto, esprimendo la loro soddisfazione per come si è espressa l’iniziativa, hanno detto di aver superato il numero di 100 ospiti. In più, quest’anno non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di problemi, ma anzi tutti si sono complimentati per l’esito della giornata”.


    A questo punto – ha concluso Finozzi – non mi resta che darci tutti appuntamento all’anno prossimo, per rinnovare una operazione che è ad un tempo culturale e didattica e che ci ricorda il legame che ciascuno di noi dovrebbe avere con la campagna e con il nostro territorio”.



    Regione Lazio, presentata legge sulle fattorie didattiche
    Presentata la proposta di legge sulle fattorie didattiche”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione regionale Agricoltura del Lazio, Francesco Battistoni, firmatario del disegno di legge “Norme per la disciplina delle fattorie didattiche”.


    Il contesto agricolo regionale sta attraversando un momento evolutivo complesso – afferma Battistoni - che richiede scelte strategiche importanti nella direzione dei nuovi orientamenti della politica agricola e di sviluppo rurale. Oggi – prosegue – l’agricoltura, oltre alla tradizionale funzione di produzione di beni alimentari, è chiamata ad operare in termini di multifunzionalità, generando servizi di pubblica utilità. Così, a fronte di numerosi incontri con le associazioni di categoria e con gli agricoltori, è emersa la necessità di andare a regolamentare le attività di fattoria didattica, oggi formalmente riconosciute solo alle aziende agrituristiche. Attraverso questa proposta – spiega il presidente di Commissione – vogliamo estendere questa possibilità alle moltissime altre imprese agricole interessate”, le quali non essendo agriturismo non hanno, al momento, i permessi per praticare questo tipo di attività.

    Fonti: Regione Veneto e Regione Lazio



    lunedì 10 ottobre 2011

    Frutta e verdura dal produttore al consumatore: Ecco gli strumenti per combattere la crisi



    Palermo - Frutta e verdura rigorosamente a chilometro zero, e gruppi d’acquisto per limitare i costi: questa l’idea alla base dei Gap, Gruppi di Acquisto Popolari, una delle tante idee che stanno proliferando in questi anni di crisi economica e di difficoltà per un numero sempre maggiore di famiglie. L’iniziativa è della Federazione della Sinistra ma sono soprattutto i cittadini del quartiere ad usufruirne, così ogni lunedì e venerdì nei locali del circolo in piazzetta San Carlo, un piccola folla di consumatori fa la spesa nel Gap.

    «Raccogliamo le adesioni tra i nostri soci e tra i cittadini del quartiere», spiega Pietro Muratore, uno degli organizzatori dei Gap, «e poi compriamo i prodotti al mercato di Villabate». Un meccanismo che consente di fare la spesa con un risparmio che oscilla tra il 35 e il 40% e che negli ultimi anni ha visto aumentare il numero di persone che frequenta questo piccolo mercato.


    «Indubbiamente negli ultimi mesi i frequentatori del nostro mercato sono aumentati per via della crisi», spiega Muratore, «e sono anche aumentati i piccoli commercianti che nella zona offrono prezzi concorrenziali rispetto alla grande distribuzione». Ed è sempre la ricerca del risparmio che ha dato vita a «Campagna Amica», l’iniziativa di Coldiretti volta ad avvicinare il mondo dei produttori, allevatori e coltivatori diretti, al pubblico di consumatori. Ogni sabato a Piazza unità D’Italia, un piccolo mercato fatto da coltivatori diretti e piccoli caseifici offre ai consumatori alimenti a prezzi ridotti riducendo drasticamente la filiera produttore-consumatore.

    In Sicilia sono 38 i mercati che aderiscono a Campagna Amica: da Modica a San Vito lo Capo, da Castelvetrano a Pozzallo ...
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    venerdì 8 luglio 2011

    La fondazione Minoprio propone corsi avanzati per tecnici super specializzati nella produzione delle piante. Corsi biennali, per diplomati e liceali.

    Parco della fondazione Minoprio
    Una grandissima novità in merito alla formazione.
    58 istituti italiani sono stati scelti da Ministero per la realizzazione di corsi biennali, per diplomati e liceali, d'alta specializzazione.

    Minoprio è l'unico istituto che propone questo tipo di corso nella produzione di piante.
    Si chiama “Tecnico Superiore per la filiera delle nuove produzioni vegetali e florovivaistiche” e ha una caratteristica fondamentale: è un corso unico sull’intero territorio nazionale. Questo corso rientra in un importante progetto del Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Università, che lo ha lanciato in seguito a uno studio del Ministero dello Sviluppo Economico. Il progetto vede coinvolti 58 Istituti, distribuiti in diverse regioni italiane per la realizzazione di altrettanti Istituti Tecnici Superiori con la sigla ITS, che formeranno tecnici di altissima specializzazione in settori considerati trainanti (efficienza energetica, mobilità sostenibile, bioedilizia, produzioni tipiche). Finalmente arriva anche in Italia una realtà che in Europa esiste dagli anni Settanta. I corsi sono biennali, i docenti devono provenire per il 50% dal mondo imprenditoriale e dall’Università e un terzo delle ore sarà svolto in aziende, in Italia o, preferibilmente, all’estero, sotto forma di tirocinio.


    Gli ITS nascono con l’obiettivo di curare due mali in apparente contraddizione: da una parte un’altissima disoccupazione giovanile e dall’altra un sistema industriale che ogni anno non riesce a trovare tecnici specializzati. Un paradosso che nasconde un problema antico: le nostre scuole e le nostre università sfornano diplomati e laureali che hanno spesso una formazione lontana da quella richiesta dal mercato del lavoro. Su richiesta del Ministero dell’Istruzione le realtà che hanno attivato gli ITS hanno dovuto costituire una Fondazione per poter operare a livelli di eccellenza, mentre è stata riconosciuta l’unicità di Minoprio che ha già una Fondazione efficiente.

    Di questi 58 ITS, nove sono in ambito agricolo; di questi, otto sono riferibili alla produzione agroalimentare – olio, vino e prodotti che rappresentano la fase di lavorazione e trasformazione dei prodotti – mentre la scuola di Minoprio è l’unica che si occupa direttamente di produzione, in particolare di piante. D’altra parte Como è al secondo posto in Italia per questo genere di produzione, dopo Pistoia.


    Il lungo titolo del corso non è stato scelto a caso, contiene in sé concetti fondamentali: “Tecnico Superiore per la filiera delle nuove produzioni vegetali e florovivaistiche”; “filiera” per comprendere competenze che vanno dalla produzione con tecnologie moderne alla commercializzazione; “nuove” per intendere una continua ricerca di innovazione e aggiornamento; “vegetali” per ampliare la conoscenza delle piante da quelle da interno alle piante da orto, da frutto e forestali.

    Il corso è rivolto a diplomati a indirizzo agrario o a liceali che dovranno frequentare dei corsi propedeutici e partirà con l’anno accademico. Il corso consentirà di acquisire crediti universitari per l’eventuale ingresso al terzo anno di alcuni Diplomi Universitari, saranno utili ai fini dell’accesso all’esame di stato per le professioni di Agrotecnico e Perito Agrario e costituiranno titolo per l’accesso ai pubblici concorsi.

    Le iscrizioni sono aperte fino al 5 agosto e verranno poi riaperte dopo la pausa estiva, dal 29 agosto in poi. Il corso è gratuito, c’è da pagare la sola tassa di iscrizione di Euro 300,00.

    La figura formata e specializzata avrà il ruolo di programmare e realizzare produzioni vegetali in coltivazione protetta (serre, tunnel) o all’aperto, curerà gli aspetti promozionali e commerciali del prodotto anche in sinergia con le organizzazioni di mercato.

    Coordinerà i processi produttivi del materiale vegetale progettando ove necessario una differenziazione nella coltivazione dei prodotti, con utilizzo di tecniche biologiche, tecnologie informatiche e a risparmio energetico, studierà strategie di marketing, si relazionerà con operatori italiani esteri ed esteri nella logica della delocalizzazione delle produzioni e dell'apertura di nuovi mercati, creerà e gestirà reti di servizi a integrazione dei prodotti interfacciandosi con il mondo della ricerca applicata per l’impiego di tecniche e prodotti sperimentali.

    Opererà presso imprese vivaistiche, floricole, orticole, garden, centri di distribuzione e altre imprese agricole. I processi che governerà si delineano in:

    • ideazione e pianificazione delle produzioni vegetali
    • ricerca applicata nella tecnica colturale con nuove varietà vegetali
    • gestione e organizzazione aziendale secondo regolari sistemi di qualità
    • gestione dell’approvvigionamento
    • coordinamento della promozione e della vendita
    • controllo dei risultati di produzione e di vendita

    I contenuti formativi e la qualità del corso sono definiti dal Comitato Tecnico Scientifico, rappresentato da facoltà universitarie, organizzazioni imprenditoriali, albi professionali, con lo scopo di raggiungere le seguenti tre competenze:

    1. programmare i piani di produzione vegetale e florovivaistica

    2. applicare tecniche e tecnologie di produzione innovative a basso impatto ambientale con risparmio energetico

    3. organizzare processi di valorizzazione commerciale della pianta florovivaistica.


    In un momento difficile come quello attuale, questo corso può costituire la corsia preferenziale per un’occupazione proiettata nel futuro e legata all’ambiente, alle tecnologie più innovative, alle energie rinnovabili, alla produzione e alla valorizzazione del Made in Italy.


    Per informazioni e iscrizioni:
    Fondazione Minoprio
    Viale Raimondi, 54 – 22070 Vertemate con Minoprio (CO)
    Tel. 031 900224 – fax 031 900248
    http://www.fondazioneminoprio.it/
    minforma@fondazioneminoprio.it

    domenica 12 giugno 2011

    Batterio killer: crolla in Italia del 20% il consumo di frutta e verdura; alcuni semplici consigli per non correre rischi



    Prodotti Ortofrutticoli
    Il batterio killer, meglio identificato come Escherichia Coli, sta ancora facendo parlare di sè procurando danni inestimabili agli agricoltori di mezza Europa.Si è diffuso un clima di panico generale, che sta portando la gente a rinunciare al consumo dei prodotti ortofrutticoli.


    L’intero settore produttivo ha subito un arresto evidente e per questo la Confederazione Italiana Agricoltori  ha chiesto di ...


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    venerdì 8 aprile 2011

    Plastica ricavata dalla frutta

    La plastica del futuro potrà essere ricavata dalle fibre naturali della frutta. Sarà più leggera e più resistente

    Grazie alle microfibre di frutti come ananas, cocco e banane verrà costituita la plastica del futuro. Un tipo di plastica più leggera del 30% e, paradossalmente, di 3 – 4 volte più resistente. Ma il grande vantaggio è il fatto che sarà completamente rinnovabile.
     
    Ideatori della plastica composta da fibre di frutta sono un team di ricercatori dell’Università di San Paolo, in Brasile. La loro invenzione è stata presentata al National Meeting & Exposition dell’American Chemical Society.
     
    A discapito della plastica prodotta dal petrolio, quella ricavata dalle fibre naturali, spiegano i ricercatori, possiede una resistenza simile al kevlar, ovvero il materiale con il quale vengono prodotti i giubbotti antiproiettile.
     
    Insomma, la plastica del futuro potrà diminuire drasticamente l’inquinamento provocato da quella attuale. C’è però da chiedersi quante foreste verranno devastate al fine di creare campi atti alla coltivazione di frutta.

    Fonte: http://www.ticinonews.ch/

    mercoledì 16 marzo 2011

    Biotecnololgie: scoperto il meccanismo per cui le piante riparano le loro ferite


    Scoperte le armi segrete che permettono alle piante di riparare le loro ferite: si tratta di fattori di trascrizione identificati per la prima volta dal Centro di ricerca sulle piante dell'istituto giapponese Riken e dall'Istituto giapponese per la Scienza avanzata industriale (Aist).

    La scoperta, rende noto lo stesso istituto di ricerca, getta luce sui meccanismi molecolari della differenziazione cellulare, che nelle piante permette alle cellule di crescere e differenziasi con una velocità straordinaria. Le applicazioni, secondo gli esperti, potrebbero essere interessanti in campo medico, per esempio nella rigenerazione degli organi, in agricoltura e nell'industria

    Fonte: Ansa

    giovedì 17 febbraio 2011

    Decreto Milleproroghe: tante le novità, ma tutte negative e dannose per l'agricoltura,

    Disattese tutte le richieste e a sorpresa scompaiono per la prima volta i finanziamenti alle attività dell'Associazione allevatori. Resta invece il rinvio delle multe latte, inutile e criticato da tutti.

    Quante novità nel “Milleproroghe”, ma tutte negative per l'agricoltura. Il decreto con il quale si recuperano eventuali lacune lasciate nel Bilancio dello Stato di fine anno è alle battute finali della sua conversione in legge. Un percorso accidentato, iniziato con l'inserimento di oltre 1500 emendamenti giunti da ogni angolo del Parlamento e sui temi più disparati, dai fondi per l'editoria al salvataggio dei precari. Eliminate le richieste più “stravaganti” perché inammissibili o prive di copertura, molti degli emendamenti sono sopravvissuti al vaglio delle Commissioni e fra questi gli aiuti a talune regioni coinvolte da eventi calamitosi, dal Veneto alla Sicilia e poi le provvidenze per l'editoria e quelle per il sistema creditizio. A sparire sono invece i circa 20 milioni chiesti per alleviare le pesanti difficoltà vissute dal settore bieticolo saccarifero. Doloroso anche il no al “bonus gasolio” che con uno stanziamento di 70 milioni avrebbe dovuto contribuire alla riduzione dei costi per il riscaldamento delle serre.

    Sul Milleproghe e in particolare sul rinvio delle multe si sono riversate le critiche di ogni parte agricola. Proroga ingiustificata quella per le multe latte, afferma Coldiretti, mentre Cia condanna il solito premio ai furbetti delle quote latte che calpesta la legalità e umilia gli allevatori onesti. Inoltre si bolla come una presa in giro il non avere trovato le risorse per interventi urgenti e indispensabili. Una situazione che Copagri interpreta come la conferma dell'abbandono dell'agricoltura a sé stessa da parte delle istituzioni.
     
    A parere di Confagricoltura l'accantonamento degli interventi a favore dell'agricoltura deve essere rapidamente recuperato se non si vuole rischiare di cancellare l'agricoltura dal panorama economico italiano. Del tutto ingiustificata, poi, la proroga delle multe definita uno schiaffo ai produttori onesti. Dura la posizione di Fedagri, che sostiene la necessità di manifestare lo sconcerto del settore dando voce agli agricoltori che chiedono di rappresentare il loro disagio. Stigmatizzato inoltre il mancato rispetto degli accordi con Bruxelles a fronte dell'aumento della quota latte nazionale ottenuto a fine 2008.
     
    Ora il Milleproroghe, che è passato al Senato con il ricorso alla “fiducia”, dovrà superare l'esame della Camera, dove presumibilmente si chiederà di nuovo il voto di fiducia. Dunque non ci si possono aspettare mutamenti di rotta rispetto a quanto già deciso. Ma sugli esiti del provvedimento pesa un'altra variabile, il possibile rinvio alle Camere da parte del Quirinale. E' già accaduto nel 2002 quando nella conversione di un decreto destinato a risolvere l'ennesima crisi della zootecnia fu introdotto un rinvio di un termine già scaduto. Allora si parlava di galline ovaiole e del recepimento di alcune direttive comunitarie, ma le similitudini con il rinvio delle multe latte ci sono. Staremo a vedere.

    Autore: Angelo Gamberini
    Fonte: Agronotizie

    mercoledì 12 gennaio 2011

    La dieta anti-influenza, Latte, miele e verdure di stagione contro i malanni di stagione

    Un aiuto per rafforzare le difese immunitarie dal rischio di insorgenza dell'influenza, favorita dal freddo, viene dall'aumentato apporto  di vitamine e quindi aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta.

    E' quanto sostiene la Coldiretti in riferimento al forte aumento dei casi di influenza stagionale che, secondo gli esperti, dovrebbe mettere a letto nel corso dell'inverno dai 2 ai 5 milioni di italiani.

    "Oltre a frutta e verdura ricca di antiossidanti nella dieta per sconfiggere l'influenza non devono mancare - suggerisce la Coldiretti - latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l'aglio, che contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione".

    "Fondamentale - sottolinea la confederazione - è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti. Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi perché contengono ferro e sono ricchi di fibre".

    Fonte: Coldiretti

    mercoledì 29 dicembre 2010

    Inquinamento ambientale: dalla Francia un aiuto viene fornito dalle piante

    La lotta contro l'inquinamento in Francia può trarre benefici dall'aiuto di alcune piante.
    Si tratta di quello che viene ormai definita fitodecontaminazione, di cui abbiamo già parlato nel precedente post:  Arrivano le piante mangia-metalli. Come risanare, con la coltivazione di piante, i terreni inquinati da metalli pesanti a causa delle attività umane.


    Tale tecnica consiste nell’utilizzare alcune piante e i diversi microrganismi presenti nelle loro radici per togliere dalle acque di scarico e dai terreni che si trovano presso le zone industriali le sostanze nocive responsabili dell’inquinamento ambientale e dei danni ambientali da esso provocati.
    La soluzione è stata adottata con successo sia dai piccoli centri che da grandi città, insieme alle opportunità offerte dai consueti depuratori.


    Tutto dipende dal tipo di impatto ambientale che riusciamo a mettere in atto. È vero che l’impatto ambientale può essere ridotto accumulando di meno, in vista di un consumo ecocompatibile. Ma non basta solo questo. A volte per portare beneficio contro gli effetti dell’inquinamento si può ricorrere a metodi alternativi, come appunto il fitorimedio. Quest’ultimo è riuscito a determinare una qualità migliore dell’acqua e una trasformazione del paesaggio all’insegna della natura. In certi casi l’acqua è addirittura diventata balneabile e sono stati messi a punto giardini, con i quali è stato possibile nascondere alla vista le fabbriche.



    Naturalmente bisognerebbe tenere presente che il metodo ha anche dei limiti. Per essere applicato occorrono dei terreni spaziosi e i vantaggi riscontrabili richiedono la messa in atto di un percorso più lungo nel tempo rispetto a quello garantito dalla depurazione chimica. Tuttavia l’aiuto messo a disposizione dalle piante contro l’inquinamento delle acque e del suolo non è affatto da sottovalutare, se si vuole rientrare nella classifica dei Paesi più ecologici in fatto di sostenibilità ambientale.


    Fonte: Ansa

    martedì 21 dicembre 2010

    Arrivano le piante mangia-metalli. Come risanare, con la coltivazione di piante, i terreni inquinati da metalli pesanti a causa delle attività umane.

    Recenti studi hanno dimostrato l'efficacia della fitodecontaminazione, mediante cui, girasoli, mais e brassica possono essere impiegati come sistemi di disinquinamento.

    "Elevate concentrazioni di metalli in forma diffusa e parcellizzata quali polveri, microparticelle presenti nell'aria, nel suolo e nelle acque", spiega Franco Gambale, direttore dell'Istituto di biofisica (Ibf) del Cnr di Genova, "possono avere gravi conseguenze sulla salute umana e tra i metalli pesanti il piombo è l'elemento più diffuso. Le tecniche utilizzate fino a oggi, con elementi chimici, hanno limiti oggettivi sia per i costi di bonifica delle aree interessate, sia per gli effetti successivi al trattamento: perdita della fertilità e altre gravi alterazioni di natura chimica, fisica e biologica, tali che le aree inquinate rimangono inutilizzate per decine di anni".

    La fitodecontaminazione, al contrario, è un processo di purificazione naturale, in quanto, continua il direttore dell'Ibf-Cnr "sfrutta la capacità delle piante di assorbire elementi e composti dal suolo per poi concentrarli nelle parti mietibili (fusto e foglie). Le piante in questione, se opportunamente trattate con sostanze dette chelanti, che servono a rendere estraibili i metalli inquinanti, funzionano come pompe che operano a energia solare, in grado di assorbire dall'acqua e dal terreno non solo i sali minerali necessari per la propria sussistenza, ma anche elementi tossici minerali e/o organici".
     
    Espletata la loro funzione, le piante vengono raccolte e incenerite a bassa temperatura, in modo da evitare la reimmissione degli agenti inquinanti nell'atmosfera e da restituire all'uomo, e alle sue attività, suoli prima perduti.

    Ma i benefici non si limitano a questo. "La biomassa ottenuta", prosegue Gambale, "può essere utilizzata per generare gas da impiegare per la produzione di energia e i residui minerali possono essere riciclati o inglobati, per esempio, in matrici cementizie. Le ceneri possono infine essere smaltite in discariche attrezzate a costi di gran lunga inferiori rispetto a quelli necessari per lo smaltimento del suolo, in considerazione del minor volume del materiale contaminato".

    Alcuni anni fa, nel comune di Arcola, in provincia di La Spezia, su un terreno contaminato da piombo adiacente a uno stabilimento industriale, è stata effettuata una prima sperimentazione di bonifica con la tecnica della fitodecontaminazione. L'esperimento faceva parte del progetto ‘PhyLeS', coordinato dal Cnr. I risultati ottenuti sono stati incoraggianti, mostrando l'efficacia del sistema, che può essere utilizzato anche in presenza di altri inquinamento da piombo, quanto di elementi come il cadmio.

    "Con alcuni accorgimenti derivati dai risultati della sperimentazione - conclude Gambale - riteniamo sia possibile un miglioramento della metodica che potrebbe consentire di ridurre il tempo di decontaminazione a circa 20 anni. Un risultato apprezzabile se si considera che gli approcci chimico-fisici tradizionali sono certamente più veloci, ma costosi e per nulla ecosostenibili".

    Scritto da: Emanuele Grimaldi
    Fonte: cnr

    venerdì 17 dicembre 2010

    Giardinaggio: consigli su come ricavare dagli scarti casalinghi un concime naturale per il giardino

    Un giardino dà grandi soddisfazioni ma comporta anche fatiche e problemi; uno di questi è rappresentato dallo smaltimento dei materiali che eliminiamo dal giardino, come erbacce, arbusti, foglie ed altro.

     Di fronte a questo problema ci sono tre alternative:

    Caricarsi sulle spalle, o preferibilmente su un furgoncino se lo si possiede, sacchi pieni di scorie in genere di un certo peso e ingombro. Soluzione che, oltre alla fatica che verosimilmente comporta, richiede anche la diposnibilità di un luogo dove abbandonare il tutto.

    Oppure si può creare un piccolo sito di compostaggio domestico, che in giardino è abbastanza semplice da realizzare e non comporta il pericolo di cattivi odori o animali sgraditi nel caso non sia fatto nel modo giusto. In giardino infatti si può scavare direttamente una fossa nel terreno, oppure si possono utilizzare gli appositi bidoni forati che esistono in commercio: si deposita lì il materiale di scarto, e dopo 9-12 mesi, capovolgendo il bidone, si troverà che il tutto si è trasformato in prezioso terriccio fertile.

    Oppure si può adottare una soluzione altrettanto agevole ma più rapida: la biotriturazione, operazione che consiste nello sminuzzare tutto il materiale con appositi macchinari in grado di svolgere il lavoro in poco tempo. Quello che si ottiene è materiale organico, biodegradabile e poco ingombrante che si può usare per arricchire il terreno di sostanze nutritive.

    Consigli come questo si possono trovare sui blog dedicati al giardinaggio, ad esempio Castaldifra, ricco di suggerimenti e spunti interessanti sulla cura del giardino, le tecniche e gli attrezzi più idonei per occuparsi del proprio angolo verde.

    Fonte: http://www.articlemarketing.biz/concime-naturale-per-il-giardino/

    sabato 4 dicembre 2010

    La soluzione degli agronomi per salvare le palme italiane dal punteruolo rosso

    Quella del 2010 è la peggiore epidemia che mai si sia verificata in Italia, per quanto riguarda gli attacchi alle palme da parte del punteruolo rosso. Preoccupazione (ma anche contromisure efficaci) da parte del Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali) che per debellare il problema del punteruolo rosso della palma (un coleottero curculionide, originario dell'Asia, micidiale parassita di molte specie di palme) sottolinea quanto sia necessario fare prevenzione, così da anticipare l’attacco e salvare le piante.

    Nei prossimi mesi, intanto, il Conaf – come è stato annunciato oggi a Roma in occasione dell’Assemblea nazionale degli ordini provinciali – organizzerà un convegno scientifico di carattere nazionale, 'con l‘obiettivo di giungere ad una soluzione definitiva – ha detto il presidente Conaf, Andrea Sisti - che debelli il problema del punteruolo rosso delle palme, a vantaggio del verde urbano di tutta Italia'.

    Oltre ad un doppio intervento da eseguire al tronco e alle foglie, è necessario agire nei tempi giusti: 'In passato gli attacchi si verificavano nel periodo giugno-luglio – precisa Giovanni Chiofalo, coordinatore del Dipartimento Verde Urbano del Conafadesso a settembre-ottobre, a causa dell’innalzamento medio delle temperature. Abbiamo monitorato l’evolversi degli attacchi del punteruolo rosso in molte località siciliane ed anche in altre città italiane (Genova Roma, Lago di Garda, etc.), con un campione di 110 piante, riscontrando risultati positivi grazie agli interventi eseguiti a fine luglio-metà agosto, proprio perché siamo riusciti ad anticipare gli attacchi di settembre'. Fra la fine di agosto e gli inizi di settembre – assicura il Conaf – arrivano le larve; quello è il momento di intervenire: 'Con l’endoterapia – aggiunge Chiofalo -, un sistema di difesa del verde urbano che permette la eliminazione di insetti nocivi senza disperdere prodotti chimici nell'ambiente, attraverso un apposito strumento abbiamo iniettato nel fusto della palma, a 80 centimetri da terra, un insetticida che non è dannoso per la pianta ma che uccide la larva del punteruolo. Il trattamento (costo 120 euro per intervento) si effettua con un trapano che penetra nel tronco, quindi attraverso dei piccoli tubi si inietta l’insetticida'.

    Contemporaneamente è da utilizzare il metodo a pioggia: 'Spruzzando una soluzione antiparassitaria - prosegue il dottore agronomo Giovanni Chiofalo – si agisce anche sulle foglie della palma, per avere così un intervento completo ed efficace anche sulla chioma, per combattere il punteruolo rosso adulto ed evitare la deposizione delle uova. I trattamenti vanno eseguiti dalla metà di giugno ogni settimana, e non una volta ogni tre settimane come avveniva in passato. Il costo di ogni trattamento del genere è di 200 euro a pianta'. Il Conaf sottolinea come il punteruolo rosso attacchi ormai anche altre piante, come ad esempio il Chamaerops (conosciuta anche come palma umana).

    Fonte: Conaf
    Alcuni testi per meglio conoscere le palme:

    venerdì 26 novembre 2010

    Punteruolo rosso: In arrivo il "naso elettronico" che permetterebbe di individuare le infestazioni delle palme già nelle prime fasi di attacco.

     Il centro studi e ricerche di Sanremo ha presentato il Progetto Palmis - Palme in sicurezza.
    Tale progetto prosegue la precedente Iniziativa dell'Università di Palermo: "adotta una trappola" per contrastare e combattere le infestazioni.

    Si tratta di un rilevatore di odori che permetterebbe di individuare le infestazioni alle palme nelle prime fasi di attacco del punteruolo rosso.
    Lo studio delle palme, nell’ambito della VI Biennale europea, ha aperto nuovi orizzonti alla ricerca grazie agli interventi di carattere tecnico e biomeccanico presentati: il Progetto PALM.I.S. – Palme in Sicurezza - e i risultati di ricerche effettuate sul metodo del VPA strumentale, la tomografia sonica, la tomografia di conducibilità elettrica e il naso elettronico.
    Si tratta dell’individuazione del rischio di schianto nelle palme, attraverso un’indagine visiva approfondita – il VPA Visual Palm Assessment – basata sui dati rilasciati da strumentazione sofisticata.

    Dal momento che le palme, a differenza delle degli alberi, non ci trasmettono con facilità il loro stato di salute attraverso segnali esteriori, la tomografia sonica (che indaga la densità del legno) e quella di conducibilità elettrica (che ne misura la qualità) mirano ad indagare nell’intimità dei monocotiledoni, segnalandoci possibili fratture e cavità che ne compromettono la stabilità. Il tutto per una maggiore sicurezza pubblica, oltre che un intervento di cura rapido.

    E’ però il naso elettronico la grande novità dei Dies palmarum 2010. Si tratta di un ‘rilevatore’ di odori che riesce a scoprire ‘fiutando’ la presenza del Punteruolo rosso nascosto all’interno della palma. Il ‘naso elettronico’ permetterebbe di individuare le infestazioni già nelle prime fasi di attacco quando ancora non sono comparsi segnali esteriori sulle foglie o il capitello.

    Simile a un contatore, il naso elettronico è stato recentemente testato a Sanremo presso la serra sperimentale del Centro studi e ricerche per le palme ad opera della Coop. Demetra guidata da Gabriele Villa e Letizia Pozzi. L’apparecchio memorizza l’odore della palma infestata dal rincoforo ed è in grado di segnalare il riconoscimento della sua presenza nelle altre.

    Ha commentato Claudio Littardi, ricercatore  del Centro studi e ricerche delle palme di Sanremo,
    "La ricerca a Sanremo continua, grazie ai rosei orizzonti aperti dalla tomografia sonica e elettrica, che accoppiate ci daranno un quadro della stabilità della palma più dettagliato, mentre il naso che fiuta la presenza del parassita ci permetterà di intervenire in modo tempestivo”.

    Per informazioni: Centro studi e Ricerche per le palme di Sanremo, tel. 349-8362307.

    Fonte: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/
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