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martedì 21 aprile 2015

orto e giardino: il Prunus "anticancro"; arriva il kit hi-tech per coltivare l'orto; coltiva alberi a forma di mobili






Il Prunus "anticancro" fa il giro del mondo. Pronte 1100 piante per la sperimentazione



Sta facendo il giro di tutta l’Italia (e non solo) la sperimentazione delle proprietà benefiche di una pianta che cresce nelle zone più incontaminate del Molise. A Bagnoli del Trigno, in provincia di Isernia, la conoscono anche perché dall'estratto di questo frutto e delle foglie si produce un liquore, il Trignolino. Un liquore considerato per le sue proprietà astringenti in quella che si può definire come "medicina popolare". Un frutto dal sapore aspro che, quando è molto maturo, può essere consumato anche a fine pasto proprio come una frutta. Oggi, uno studio sta verificando la funzione antitumorale dell’estratto che da solo – è bene ricordarlo – non ha effetti ma va abbinato ad un composto specifico, sempre naturale, prodotto in laboratorio e brevettato. Questo per evitare anche possibili «assalti» alla ricerca del frutto blu che potrebbe essere considerato come un qualcosa di «miracoloso».

Da un cespuglio di Prunus spinosa nasce anche il fiume che segna in parte il confine con l’Abruzzo. Giovanni Occhionero, chimico farmaceutico responsabile della Biogroup, spiega come è nata l’idea di coltivare questa pianta balzata agli onori della cronaca nazionale, dal Corriere a Il Sole 24 Ore, passando per altri media e, ovviamente, spopolando sui social network. Per ora verranno coltivate mille e cento piante. «Non a caso – spiega entusiasta l’esperto – sono due anni che organizziamo la Trignolata, un evento nato proprio da quando abbiamo iniziato a collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità. Chiaramente non abbiamo detto nulla di questo studio nei dettagli in quanto quello che abbiamo prodotto è stato oggetto di un brevetto. La preparazione è brevettata. Siamo un’azienda – precisa il dottor Occhionero - non ci possiamo affidare solo alla raccolta spontanea. Dobbiamo avere dei terreni dove poter coltivare questa pianta e vedremo le cose come andranno. Se partirà alla grande può essere una nuova coltura per il Molise».


Edyn, il kit hi-tech per coltivare l’orto



Un kit che aiuta gli agricoltori a coltivare l’orto. Realizzato da Jason Aramburu, fondatore dell’associazione Re-Char nata per aiutare gli agricoltori in Kenya, e premiato dal CES 2015, il kit Edyn si compone di due elementi.

Il primo, Edyn Garden Sensor, permette di monitorare costantemente le condizioni dell'ambiente e del terreno per facilitare la coltivazione dell'orto e intervenire in modo mirato per migliorare lo stato delle coltivazioni. Edyn raccoglie i dati relativi alla quantità di acqua, temperatura e nutrienti del terreno visualizzati tramite l’app.

Il dispositivo localizza inoltre la posizione del coltivatore e suggerisce le piante migliori a seconda del clima e delle condizioni del suolo in cui si trova. Il device si può preordinare su kickstarter o direttamente sul sito per 99 dollari e sarà disponibile da maggio.


Gavin Munro, l'uomo che coltiva alberi a forma di mobili



Gavin Munro non coltiva semplicemente alberi, coltiva mobili. Realizzare un mobile in modo tradizionale può richiedere decenni se consideriamo il tempo necessario per la crescita di un albero. E se fosse possibile inserire la creazione del mobile proprio in questo processo?
Coltivando l'albero nella forma che si desidera si evita il consumo energetico necessario per utilizzare gli strumenti propri della produzione di mobili, a partire dalle motoseghe.

Gavin Munro ha escogitato un metodo per risolvere il problema. Il procedimento è molto semplice. Si tratta di seguire la crescita degli alberi in modo da dare forma a tronchi e rami tramite supporti e innesti. Munro ha progettato degli speciali stampi per fare in modo che gli alberi crescano nella forma richiesta. Il progetto è in corso di svolgimento nel Derbyshire, in Inghilterra.

Secondo Munro, si tratta di un modo più semplice e sostenibile per creare mobili. Questa scelta infatti permette non soltanto di dare vita a nuovi pezzi d'arredamento ma anche di produrre ossigeno e di assorbire anidride carbonica, quando gli alberi sono in corso di coltivazione.







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