mercoledì 30 maggio 2012

Come risparmiare 100 Euro su Bottega Verde, leader nel mercato dei prodotti di bellezza








L'estate 2012 è già alle porte e dobbiamo prepararci alla prova costume, scopri le eccezionali offerte proposte da Bottega Verde, leader nel mercato dei prodotti di bellezza con una catena di negozi monomarca:



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sabato 26 maggio 2012

Dalla pianta di tarassaco, dente di leone, si può ottenere una gomma utile alla produzione di pneumatici





Secondo una recente ricerca sul dente di leone, eseguita in collaborazione tra Bridgestone e diversi operatori di settore all’interno del programma PENRA, si ipotizza la possibilità di produrre pneumatici ecosostenibili, grazie alle sue caratteristiche quasi identiche a quelle dell’albero della gomma (Hevea brasiliensis).

Il tarassaco russo potrebbe essere una risorsa rinnovabile e commercialmente percorribile per produrre pneumatici di alta qualità. la pianta comunemente nota con il nome di dente di leone o soffione, viene in mente quando da bambini lo si raccoglieva per soffiarloper fare volare i semi a forma di paracadute ed esprimere un desiderio. E' noto anche per la sensazione di appicicaticcio sulle dita provocata dalla linfa contenuta nello stelo. Bene, è proprio da quel liquido lattiginoso che si ricava la gomma.


I test tecnici effettuati sulle performance di questa gomma naturale nei laboratori Bridgestone ad Akron e a Tokyo sembrano supportare tale ipotesi, mentre per una sperimentazione su larga scala bisognerà attendere il 2014.
Lo studio sul dente di leone non rappresenta un’eccezione, si affianca infatti a quello precedentemente annunciato da Bridgestone sulla produzione di gomma naturale ricavata dal Guayule, un arbusto perenne presente nelle zone sud-occidentali degli Stati Uniti e nelle zone settentrionali del Messico. L’impiego di tali piante permetterebbe di diversificare le fonti di gomma naturale per l’intera industria di settore favorendo la totale eliminazione della gomma sintetica.

Fonte: Gommeblog.it

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venerdì 25 maggio 2012

Scoperta una proteina delle piante che promuove la fioritura legata alla luce caratteristica della primavera.







Scoperta una proteina delle piante che promuove la fioritura legata alla luce caratteristica della primavera.
La scoperta, da parte degli scienziati della Universita' di Washington, e' stata pubblicata su 'Science'.


Era ben risaputo che, per far partire la fioritura, un particolare fattore di trascrizione noto come CO dovesse attivare il gene FT. Il CO si accumula nelle cellule delle piante durante l'inverno e, dato che la luce del giorno e' maggiore in estate, si accumula nelle cellule abbastanza CO da far scattare il gene FT della fioritura.


Ora pero', i ricercatori hanno individuato anche un'altra proteina, la FKF1, che rimuove i repressori e stabilizza il CO attraverso la luce blu, che e' abbondantemente presente nella luce del sole man mano che ci inoltra in primavera. Inoltre, la FKF1 contribuisce ad attivare il gene legato alla CO, in questo modo dando il via alla fioritura.


Fonte: AGI


Le piante diventano piu' produttive in assenza di pigmenti anti-fotosintesi








Permettere alle piante di produrre piu' frutti, riducendo i livelli di pigmenti che non contribuiscono alla fotosintesi. 
E' la conclusione di una ricerca della "olandese" Wageningen University che ha dimostrato come sia possibile sollecitare un maggiore sviluppo delle piante riducendo il livello dei pigmenti che non rendono alcun contributo al processo della fotosintesi. 




Gli scienziati hanno scoperto che i pigmenti delle foglie non direttamente coinvolti nel processo naturale, dissipano la luce, assorbendola senza sfruttarla. Uno spreco che potrebbe essere evitato, intervenendo sui pigmenti poco funzionali che sprecano gli effetti derivanti dall'attivita' della luce.


La scoperta e' importante per ridurre al minimo il consumo energetico delle illuminazioni nelle serre orticole e potrebbe portare alla creazione di strategie e impianti che riducano la quantita' di questi pigmenti "anti-fotosintesi". La ricerca e' stata pubblicata su Plant Cell.


Fonte: AGI




giovedì 24 maggio 2012

Fare giardinaggio ci aiuta a vivere bene e mantiene la pressione arteriosa








Vivere nella natura tiene a bada la pressione arteriosa
La Stampa (Blog)
Coltivare il proprio orto o campo, vivere di ciò che offre la natura, condurre una vita più a misura d’uomo si ripercuote positivamente anche sulla salute e, in particolare quella dell’apparato cardiovascolare. Ecco quanto emerge da uno studio dell’Università della California a Santa Barbara.

Il professore di antropologia della UCSB e coautore dello studio, dottor Michael Gurven, ha scoperto che le persone che vivono a stretto contatto con la natura, come per esempio le popolazioni indigene, hanno in generale una pressione arteriosa più bassa e regolare rispetto a chi vive nelle città. Come sappiamo, l’ipertensione (pressione alta) e l’aterosclerosi (l’irrigidimento delle arterie) sono due patologie che mettono a serio rischio la vita delle persone. Tra i vari rischi che si corrono i più frequenti e noti sono l’infarto, l’ictus e le malattie renali.



Il focus dello studio era comprendere come lo stile di vita influisse sulla salute di cuore e arterie. Per far ciò Gurven e colleghi hanno seguito 2.296 adulti che vivono in 82 villaggi indigeni Tsimane, un’area nelle pianure tropicali del bacino amazzonico della Bolivia. Queste popolazioni vivono essenzialmente di agricoltura, pastorizia, caccia, raccolta. La dieta prevalente è composta da banane, riso, mais, manioca, pesce e selvaggina. «Le condizioni di vita degli Tsimane sono simili a quelle dei nostri antenati, con una maggiore esposizione agli agenti patogeni, uno stile di vita attivo, un’alta fertilità e una dieta tradizionale – spiega Gurven – Studiare le malattie croniche in queste popolazioni può essere molto utile».

I risultati completi di questa osservazione durata dieci anni sono stati pubblicati su Hypertension, la rivista dell’American Heart Association e mostrano come vi siano significative differenze nei valori della pressione arteriosa, sia tra i sessi di questa popolazione che, ovviamente, tra essi e i cittadini. In particolare si è notato che le donne Tsimane, durante questo decennio di studio, avevano avuto in media un aumento della pressione sistolica di 2,86 millimetri di mercurio (mm Hg) e un aumento della pressione arteriosa diastolica di 0,95 mm Hg. Per contro gli uomini Tsimane hanno mostrato un aumento medio della pressione sistolica di 0,91 mm Hg e un calo della pressione arteriosa diastolica di 0,02 mm Hg. È chiaro, un minimo aumento della pressione è normale con il passare degli anni e l’avanzare dell’età. Tuttavia il dato determinante è che se circa il 3 percento degli adulti Tsimane soffre di pressione alta, è niente in confronto al 33,5 percento degli adulti di città che ha problemi di pressione.


Come vivono bene gli Tsimane (e salvano il cuore)!
Benessere - Guidone.it
Arriva da Santa Barbara in California la buona nuova in materia di malattie cardiovascolari e pressione sanguigna. Una ricerca condotta presso la locale università ha evidenziato come la cura del verde, di un orto, di un campo, o solo il vivere nella natura prevenga o diminuisca di molto le percentuali di malattie cardiache.

Sono stati analizzati oltre 2.000 soggetti di diverse tribù e villaggi ancora abituati a vivere allo “stato selvaggio”, o comunque senza troppi comfort o inquinamento, in Bolivia e in Africa. I risultati hanno mostrato come vi siano significative differenze nei valori della pressione arteriosa, tra questi soggetti e i cittadini.


Specialmente le donne della tribù Tsimane, durante questo decennio di studio, avevano avuto in media un aumento della pressione normalmente collegato al passare degli anni e tuttavia, nella media, sempre molto più basso di quello registrato nella popolazione femminile occidentale (3% contro 33%). La conclusione degli studiosi è che la pressione di queste popolazioni è tenuta a bada dallo stile di vita sano e “campagnolo” che conducono e che noi “industrializzati” abbiamo invece perduto per sempre. Quindi vivere in un luogo ricco di ossigeno, come foreste e campi, lavorando e mantenendosi in forma tutti i giorni, mangiando cibi genuini è la miglior cura per cuore e arterie del mondo.



mercoledì 23 maggio 2012

Celiachia news: Settimana Nazionale dedicata a celiachia e sensibilità al glutine 2012




Settimana Nazionale celiachia e sensibilità al glutine 2012 
alfemminile.com
È iniziata ieri, 21 maggio, la prima settimana di informazione in merito a celiachia e sensibilità al glutine promossa da DS - gluten ree con il supporto del Dr. Schär Institut, il patrocino dello'Associazione Italiana di Dietetica e di Nutrizione ...

Prima edizione della Settimana del Glutine: celiaco o sensibile? 
Mamme Domani 
Il termine celiachia indica un'intolleranza permanente del sistema immunitario al glutine: in Italia i casi diagnosticati sono 110.000 ma si calcola che siano 500.000 i celiaci che non sanno ancora di esserlo. Ogni anno ci sono 5.000 nuove diagnosi e ...


Prima settimana nazionale dedicata alla sensibilità al glutine
Gaianews.it
Da lunedì scorso fino a venerdì 25 maggio dalle 9.00 alle 18.00 è attivo il primo numero verde dedicato a celiachia e sensibilità al glutine. Oltre 50 esperti tra gastroenterologi e nutrizionisti saranno disponibili a colloqui telefonici, ...

Salute: celiachia e sensiblita' al glutine, fino a venerdi' numero ... 
Il Tempo ‎
Milano, 22 mag. (Adnkronos Salute) - Un numero verde, l'800-198941, dedicato a chi cerca informazioni su celiachia e sensibilità al glutine. Il servizio è offerto fino a venerdì 25 maggio, in occasione della prima settimana di informazione promossa da ...


martedì 22 maggio 2012

Olio di cartamo, l’olio estratto ha la più alta percentuale di acidi grassi, circa il 90 per cento. L’agricoltura australiana si prepara a coltivarlo in grosse quantità










Gli agricoltori australiani si preparano a coltivare un nuovo tipo di cartamo, risultato dalla ricerca genetica sui semi. L’olio estratto da questo nuovo tipo di cartamo ha la più alta percentuale di acidi grassi, circa il 90 per cento, presente nelle piante.
La nuova pianta fornirà ai coltivatori di cereali australiani una opportunità unica di produrre e fornire olii vegetali sostenibili e rinnovabili che sostituiranno il petrolio nelle materie prime nella produzione di prodotti industriali.
La futura domanda mondiale di olio potrebbe richiedere più di 100.000 ettari di questo "super-olio" di cartamo, un mercato paragonabile a quello dell’industria del cotone in Australia.
ll cartamo è una pianta erbacea simile allo zenzero, con semi che contengono dal 30 al 55% di olio, di composizione accidica variabile a seconda delle varietà considerate.
L’olio di cartamo viene estratto dai semi dell’omonima pianta (Carthamus Tinctorius) e destinato soprattutto all’industria alimentare, a quella energetica (biodisel) ed alla produzione di vernici e resine. Nel tempo, infatti, le sementi sono state selezionate per soddisfare i requisiti dei vari settori di utilizzo.
Il dottor Allan Green, Vice Capo del CSIRO Plant Industry, ha detto che l’olio di cartiamo innovativo combina un’elevata purezza per la produzione chimica industriale con una grande stabilità per l’uso diretto in lubrificanti e fluidi industriali, creando una versatile e preziosa materia prima industriale. “Gli oli vegetali contengono una serie di acidi grassi, sia monoinsaturi che polinsaturi”, ha detto il dottor Green.
“Per gli alimenti è importante usarlo in maniera equilibrata. Tuttavia, gli acidi grassi polinsaturi causano problemi nell’uso industriale, perché sono instabili e difficili da rimuovere durante la lavorazione dell’olio”, ha spiegato.
Il dottor Green ha quindi spiegato che il team di ricerca ha utilizzato la tecnologia genetica CSIRO per aumentare il livello di acido oleico nel seme, spegnendo la sua conversione in acidi grassi polinsaturi.
Prosegui qui la lettura dell'articolo.





venerdì 18 maggio 2012

Celiachia news: "Porchettiamo" il festival delle porchette d'Italia; Italia Beer Festival a Roma..










"Porchettiamo" il festival delle porchette d'Italia
Il sito di Perugia 
Panini che saranno anche senza glutine, grazie all’Associazione Italiana Celiachia dell’Umbria che pure quest’anno rinnova la sua collaborazione con Porchettiamo. Novità sarà il panino fresco, realizzato artigianalmente da un produttore umbro, e la presenza di birre “gluten free”. Anche i celiaci potranno quindi assaporare ogni varietà di porchetta grazie ad un panino creato apposta per chi, sia adulto che bambino, soffre dell’intolleranza alimentare più frequente a livello mondiale...


Italia Beer Festival a Roma: presentata la nuova sezione dedicata ...
Mondo del Gusto
La manifestazione si è distinta in particolare per l'attenzione rivolta alle problematiche legate alla celiachia, attraverso l'organizzazione del primo laboratorio incentrato sulle “birre gluten free” e la presentazione della neonata sezione di ADB, l’Associazione Degustatori Birra, presieduta da Alfonso Del Forno e dedicata proprio alla produzione birraria senza glutine..

giovedì 17 maggio 2012

Celiachia: Le ricette per mangiare bene e sano; A volte è meglio "Senza" che "con".






Sei celiaca? Le ricette per mangiare bene e sano 
DireDonna 
La celiachia non deve essere invalidante. Anche i celiaci possono gustare ricette di alta qualità culinaria: si tratta solo di trovare gli ingredienti giusti, quelli con la spiga barrata, simbolo che contraddistingue gli alimenti senza glutine. Pertanto, chi è affetto da celiachia non deve disperare: può gustare qualsiasi ricetta, solo che in versione gluten-free. I celiaci possono avvalersi di scaffali pieni di prodotti senza glutine sia in farmacia che nei supermercati: dalla pasta, alle fette biscottate, agli snack per la colazione, ormai è possibile trovare prodotti appositi in gran quantità e di varia qualità.


A volte è meglio "Senza" che "con" 
Esalazioni etiliche
Dalla celiachia a tanti altri malanni meno noti, ma frequentissimi, che condizionano pesantemente la vita di chi ne soffre, imponendo disagi e privazioni spesso pesanti da sopportare. Per questo, da un po', faccio molta più attenzione di prima ai ...

Calabria turismo: avviato da Regione progetto ''vacanze sicure'' 
Agenzia di Stampa Asca ...
della Giunta regionale - e' l'unica regione italiana ad aver disposto il progetto triennale ''vacanze sicure'' per la prevenzione delle cause di infezioni e intossicazioni alimentari e delle allergie alimentari e di patologie come la celiachia.

mercoledì 16 maggio 2012

Celiachia, come trasformare una malattia in uno stile di vita; Gluten Free Fest: a Perugia; ali di pollo fritte al forno per celiaci.




Celiachia, come trasformare una malattia in uno stile di vita 
Prima Pagina Molise
Il numero di persone affette da celiachia, negli ultimi anni, continua ad aumentare in Italia e nel mondo, ma questa patologia viene diagnosticata correttamente solo a una persona su sette. I celiaci non "riconosciuti", magari a causa di quadri clinici ...

Gluten Free Fest: a Perugia dal 7 al 10 giugno no a glutine 
ANSA.it 
La manifestazione, ideata e organizzata dall'agenzia Sedicieventi con il patrocinio dell'Aic-Associazione Italiana Celiachia, si pone l'obiettivo di stimolare una conoscenza più ampia ed un costruttivo dibattito sul tema della Celiachia.

Celiachia e allergie alimentari 
Corriere Cesenate
Un approfondito servizio è dedicato alla celiachia. I nuovi utenti devono aspettare l'approvazione del loro primo commento. Se firmati con nome e cognome è possibile che i commenti inseriti vengano pubblicati anche nell'edizione cartacea del ...

TUTORIAL CUCINA: ali di pollo fritte al forno per celiaci 
CheDonna.it
Un pollo leggero e saporito cotto al forno perfetto per i celiaci – Croccante, saporito, ipocalorico ea prova di celiachia: ecco il perfetto secondo di carne che vi proponiamo per questa giornata. Ali di pollo fritte… al forno! Già perchè, con l ...

CON AIC A SCUOLA DI CUCINA
Terni in rete 
Il 10 maggio scorso, presso la Rocca Albornoz di Narni, l'Associazione Italiana Celiachia dell'Umbria in collaborazione con l'Università dei Sapori ha tenuto un corso di cucina per la preparazione di pasti senza glutine.


martedì 8 maggio 2012

Celiachia: nuove speranze di cura grazie alla Zonulina





Campagna sulla sensibilita' al glutine e celiachia
La Voce d'Italia 
Milano - La prima settimana sulla celiachia e sensibilità al glutine (dal 21 al 25 maggio) rientra tra le attività previste dalla campagna promossa da DS - gluten free, con il supporto scientifico del Dr. Schar Institute, il patrocinio ...

Zonulina, una speranza per la celiachia 
Italiasalute.it
La celiachia si può battere. È questo il messaggio lanciato nel corso dell'ultimo congresso dell'Ifiaci, la federazione delle società di Allergologia e Immunologia Clinica, che si è tenuto a Verona. Grande interesse ha suscitato soprattutto ...

Zonulina per la celiachia e gluten free solo se serve 
Consigli Alimentari
Ormai senza glutine è una moda che si espande a macchia d'olio, sulla scia del fenomeno da tempo diffuso negli USA, perché si vende la percezione di prodotti più sani che fanno bene anche senza celiachia. La zonulina, è una nuova molecola che per la ...


Sensibilità al glutine e celiachia: maggio il mese dell'informazione
inGusto
Non è la prima volta che gli esperti insistono sulla differenza che esiste tra celiachia e sensibilità al glutine: in entrambi i casi si hanno problemi con il glutine, ma le conseguenze posso essere molto diverse. La cosa più importante, infatti, ...

Salute, celiachia: nuove speranze di cura
Città Oggi Web 
Dal Web si chiama zonulina e potrebbe essere la formula magica per i celiaci. Si tratta di una nuova molecola in grado di rendere l'intestino permeabile al glutine. Una nuova speranza per chi soffre di intolleranza permanente a questa sostanza ...

Celiachia: si può battere con la zonulina
Blogosfere (Blog)
La celiachia si può battere, tutto merito della zonulina. Vieni a scoprirne di più su Sapori e Ricette Un recente studio ha scoperto la zonulina, una molecola in grado di rendere l'intestino impermeabile al glutine. La ricerca ha preso in esame diversi ...

Possibile cura per i celiaci
aciclicoMagazine 
Si chiama zonulina ed è una molecola che potrebbe consentire ai celiaci di mangiare alimenti contenenti glutine. Per i celiaci c'è la speranza che la ricerca sia finalmente riuscita ad individuare una cura che consenta loro di mangiare alimenti ...



giovedì 3 maggio 2012

Attenzione a non mischiare erbe e farmaci, possibili interazioni





Alcune erbe, frutta, integratori alimentari e altri prodotti naturali potrebbero pericolosamente interagire con alcuni farmaci. E' necessario quindi prestare particolare attenzione ai farmaci che stiamo utilizzando prima di assumere dei rimedi naturali o viceversa.

Spesso non sappiamo cosa scegliere per curarsi: se affidarsi ai farmaci di sintesi e quindi rivolgersi al medico o farmacista, oppure gettarsi sui rimedi erboristici. Si può scegliere l’uno o l’altro o, in alcuni casi, tutti e due.
Se abbiamo scelto il secondo caso allora dobbiamo porre molta attenzione perché alcuni preparati naturali possono interagire pericolosamente se assunti assieme a taluni farmaci di sintesi, ovviamente vale anche il caso inverso.

Teniamo presente che chi ha condotto questa indagine, gli esperti del Massachusetts General Hospital, con il termine "rimedi naturali" includono non solo erbe e preparati erboristici ma anche integratori alimentari, prodotti per il dimagrimento, bevande energetiche e simili. Non è detto che un prodotto Naturale sia sempre sicuro – avvisano i ricercatori, poichè gli effetti e le interazioni di integratori a base di erbe o integratori alimentari, alimenti funzionali come le bevande energetiche o le barrette nutrizionali, possono essere difficili da prevedere.

Il problema è proprio legato alle possibili interazioni tra i vari prodotti e le sostanze che li compongono – che si tratti di farmaci o prodotti naturali. In alcuni casi si evidenzia una diminuire degli effetti terapeutici dei farmaci stessi; in altri potrebbero addirittura aumentare esponenzialmente, con possibili anche gravi danni per la salute.

Premesso ciò, bisogna anche tener conto che vi sono dei soggetti più a rischio di altri, sottolineano gli esperti. Per esempio, i bambini e gli anziani. Così come le persone in scarse condizioni di salute generale e coloro che assumono più farmaci degli altri.

Ad esempio, per chi soffre di ipertiroidismo, l’uso delle alghe brune come laminaria o alga Kombu, spesso utilizzate nei prodotti dimagranti, sono altamente sconsigliate, poiché possono interagire con i farmaci per controllare la funzione tiroidea.
Ci sono rischi legati alla riduzione del glucosio nel sangue se si assume del cromo, della cannella o proteine del siero di latte. Altri effetti indesiderati si possono avere sulla pressione arteriosa a causa di prodotti a base di Bloodroot (Sanguinaria canadensis), tè verde, Mate e biancospino. Naturalmente non dobbiamo demonizzare l'uso dei rimedi naturali i cui componenti vengono abbondantemente utilizzati nella composizione dei farmaci e spesso diventano insostituibili. Dobbiamo comunque tenerci informati su utilizzo e controindicazioni dei vari elementi chiedendo consigli a chi ne sa più di noi o leggendo libri sui rimedi naturali.



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