venerdì 26 novembre 2010

Punteruolo rosso: In arrivo il "naso elettronico" che permetterebbe di individuare le infestazioni delle palme già nelle prime fasi di attacco.

 Il centro studi e ricerche di Sanremo ha presentato il Progetto Palmis - Palme in sicurezza.
Tale progetto prosegue la precedente Iniziativa dell'Università di Palermo: "adotta una trappola" per contrastare e combattere le infestazioni.

Si tratta di un rilevatore di odori che permetterebbe di individuare le infestazioni alle palme nelle prime fasi di attacco del punteruolo rosso.
Lo studio delle palme, nell’ambito della VI Biennale europea, ha aperto nuovi orizzonti alla ricerca grazie agli interventi di carattere tecnico e biomeccanico presentati: il Progetto PALM.I.S. – Palme in Sicurezza - e i risultati di ricerche effettuate sul metodo del VPA strumentale, la tomografia sonica, la tomografia di conducibilità elettrica e il naso elettronico.
Si tratta dell’individuazione del rischio di schianto nelle palme, attraverso un’indagine visiva approfondita – il VPA Visual Palm Assessment – basata sui dati rilasciati da strumentazione sofisticata.

Dal momento che le palme, a differenza delle degli alberi, non ci trasmettono con facilità il loro stato di salute attraverso segnali esteriori, la tomografia sonica (che indaga la densità del legno) e quella di conducibilità elettrica (che ne misura la qualità) mirano ad indagare nell’intimità dei monocotiledoni, segnalandoci possibili fratture e cavità che ne compromettono la stabilità. Il tutto per una maggiore sicurezza pubblica, oltre che un intervento di cura rapido.

E’ però il naso elettronico la grande novità dei Dies palmarum 2010. Si tratta di un ‘rilevatore’ di odori che riesce a scoprire ‘fiutando’ la presenza del Punteruolo rosso nascosto all’interno della palma. Il ‘naso elettronico’ permetterebbe di individuare le infestazioni già nelle prime fasi di attacco quando ancora non sono comparsi segnali esteriori sulle foglie o il capitello.

Simile a un contatore, il naso elettronico è stato recentemente testato a Sanremo presso la serra sperimentale del Centro studi e ricerche per le palme ad opera della Coop. Demetra guidata da Gabriele Villa e Letizia Pozzi. L’apparecchio memorizza l’odore della palma infestata dal rincoforo ed è in grado di segnalare il riconoscimento della sua presenza nelle altre.

Ha commentato Claudio Littardi, ricercatore  del Centro studi e ricerche delle palme di Sanremo,
"La ricerca a Sanremo continua, grazie ai rosei orizzonti aperti dalla tomografia sonica e elettrica, che accoppiate ci daranno un quadro della stabilità della palma più dettagliato, mentre il naso che fiuta la presenza del parassita ci permetterà di intervenire in modo tempestivo”.

Per informazioni: Centro studi e Ricerche per le palme di Sanremo, tel. 349-8362307.

Fonte: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/

lunedì 22 novembre 2010

Piante e animali: in natura adottano gli stessi meccanismi di difesa


Animali e piante condividono molecole di riconoscimento per batteri e virus e meccanismi di difesa simili.

Molto più di quanto finora non si sospettasse. Lo sostengono Pamela Ronald dell'Università della California di Davis e Bruce Beutler dello Scripps Research Institute su Science, in un articolo che passa in rassegna i più recenti studi sul sistema immunitario innato. Questi lavorano infatti quasi esattamente nello stesso modo in entrambi i regni, sebbene l’antenato comune dovrebbe risalire a circa un miliardo di anni fa.

Diversamente dalla risposta adattiva (ovvero quella estremamente specifica che l’essere umano e gli altri animali sviluppano a seguito dell’incontro di un patogeno), la risposta innata riconosce specifiche molecole che sono condivise da diversi microbi e sono essenziali per la loro sopravvivenza. Eppure, data l’enorme differenza tra piante e animali, fino a qualche anno fa si era supposto che i meccanismi di difesa fossero completamente diversi. Invece, come sta emergendo da alcuni anni, un’evoluzione convergente ha fatto sì che mondo vegetale e animale rispondessero allo stesso modo di fronte ai segnali lasciati dai batteri.

In particolare - argomentano i ricercatori – ci sono due motivi ricorrenti nei sistemi di difesa: i recettori addetti al riconoscimento e le molecole che trasmettono il segnale di pericolo. Piante, insetti e mammiferi, pur avendo proteine altamente specifiche dedicate ad avvertire la presenza di molecole batteriche, condividono regioni proteiche comuni. La chiave della somiglianza starebbe nella presenza ripetuta dell’aminoacido leucina, importante nella fase del riconoscimento del nemico. Poi, dopo aver riconosciuto il segnale di pericolo, tutte le cellule, non importa a quale specie appartengano, trasmettono l’allarme usando un altro motivo proteico comune (chimato motivo chinasico non-RD, ovvero privo degli aminoacidi arginina e aspartato).

Come sottolineano gli autori, i vantaggi di questa “immunologia evolutiva”, per quanto ancora agli albori, potrebbero rivelarsi molto importanti, sia per la ricerca applicata sulle piante, sia per nuove terapie per gli esseri umani. “E’ come se, per ora, conoscessimo solo alcune foglie del grande albero della vita”, spiegano i due studiosi. “Quando avremo sequenziato i genomi di quasi tutte le specie di piante e animali, potremo risalire a tutti i meccanismi di difesa ed elaborarne di nuovi a partire da altre specie”.

Fonte: http://www.galileonet.it/articles/4cea30b272b7ab2c1a000005

domenica 21 novembre 2010

Piante: recenti studi sembrano confermare che i network Wi-Fi sono dannosi per le piante.

E' quanto afferma uno studio congiunto di un gruppo di università.

Le radiazioni emesse dai network Wi-Fi influirebbero negativamente sulle piante, causando variazioni significative nella loro crescita e determinando fessure nella corteccia.

Lo riferisce uno studio guidato da una università olandese e commissionato dalla città di Alphen aan den Rijn 5 anni fa, dopo che ricercatori avevano scoperto alcune anormalità, in un parco, che non potevano essere ascritte a infezioni batteriche o a infestazione da parte di parassiti.

L'azione combinata dei campi elettromagnetici creati dai network telefonici e dalle LAN wireless contribuirebbero ad aumentare, in maniera significativa, l'azione delle particelle ultra fini prodotte dai veicoli sulla superficie dei vegetali, particelle così sottili da riuscire a penetrare all'interno delle cellule più semplici delle piante stesse.

Lo studio prevedeva l'esposizione di 20 piante di frassino a un forte campo di radiazioni di vario tipo per un periodo di 3 mesi. Il risultato è risultato un accartocciamento e una morte prematura delle foglie e lesioni sulla corteccia degli alberi stessi. A livello di risultati finali è apparso che le foglie stesse avevano un periodo di vita media di circa il 15% inferiore rispetto al normale.

Un'altra forma di sperimentazione ha dimostrato che le radiazioni prodotte dai ripetitori di telefonia mobile determinano un rallentamento della crescita delle piante di granturco.
Il direttore della ricerca ha auspicato che ulteriori studi siano avviati in questo senso per confermare gli effetti a lungo termine delle radiazioni in questo campo.

Fonte: http://www.techup.it/news/i_network_wifi_dannosi_per_le_piante-04154

venerdì 19 novembre 2010

Biscottini al cocco per celiaci - Sapori e Ricette


La celiachia è un'intolleranza alla gliadina, la componenta alcool-solubile del glutine, un insieme si proteine contenute nel frumento, nell'orzo, nella segale, nell'avena, nel farro, nel kamut.

E' così che per molte persone è diventato un problema mangiare, soprattutto nel momento in cui concedersi una pausa di dolcezza.
Ecco quindi che ho pensato di proporvi la ricetta di deliziosi biscottini al cocco che, non contenendo glutine, possono essere gustati anche da coloro che hanno questo tipo di intolleranze alimentari.

Ingredienti:
farina di cocco, 250gr
farina di riso, 100gr
zucchero, 250gr
burro, 50gr


Prosegui la lettura della ricetta:
Biscottini al cocco per celiaci - Sapori e Ricette

mercoledì 17 novembre 2010

La Tillandsia, pianta senza radici, soprannominata mangiasmog, se piazzata nei centri urbani, sarebbe in grado di assorbire e trattenere una quantità minima di inquinanti

A parlare delle virtu' della Tillandsia è  il professor Luigi Brighigna, docente in pensione di Botanica nel corso di laurea in scienze biologiche dell’università di Firenze, che ha in programma di effettuare un esperimento per rilevare di inquinanti atmosferici attraverso l’utilizzo di tale pianta neotropicale con grandi capacità di adattamento in ogni condizione meteo.

La Tillandsia cattura l’umidità dell’aria tramite apposite strutture poste sulle foglie chiamate tricomi. "Assieme all’umidità - ha detto il professore - catturano anche il pulviscolo atmosferico che contiene agenti inquinanti. Gli studi da me condotti sono stati indirizzati all’utilizzo queste piante come biorivelatori di inquinanti atmosferici in particolare per rivelare gli Ipa, ossia gli idrocarburi policiclici aromatici; sostanze provenienti dalla incompleta combustione dei carburanti che hanno effetto cancerogeno".

Un primo esperimento pilota della durata di sei mesi: in cui sono state esposte alcune piante di Tillandsia in una struttura metallica, ha dimostrato che la pianta può essere usata per monitorare l’inquinamento.

Tale sistema sarebbe valido per capire quali sostanze respiriamo. L’utilizzo delle piante, segue una tendenza mondiale per cui il monitoraggio dell’inquinamento si può effettuare sperimentalmente con organismi biologici: l’uso dei licheni per esempio come indicatori della presenza nell’aria di sostanze tossiche quali l’anidride solforosa, ossidi di azoto, cloro, polveri e metalli pesanti risale a molti anni addietro.

 Il professor Brighigna è convinto che il biomonitoraggio dell’ambiente aereo trovi nelle Tillandsie gli organismi vegetali più indicati allo scopo dal momento che esse fanno a meno di qualsiasi mediazione del terreno nei loro rapporti con l’ambiente.

Fonte: http://www.lanazione.it/firenze

venerdì 12 novembre 2010

Dolci senza glutine: Torta al cioccolato

La ricetta presentata oggi è la torta al cioccolato senza glutine, un dolce goloso adatto a chi è intollerante al glutine, e che quindi soffre di celiachia. Questa ricetta credo che dovrebbe andar bene anche per chi è intollerante al latte, vi basterà sostituire il burro con la margarina, dovrebbe funzionare benissimo!
Questa ricetta è una valida alternativa alla torta caprese, tipico dolce per celiaci, provatela anche voi, vedrete che sarà una graditissima sorpresa per i bambini.

Ingredienti per la torta al cioccolato senza glutine (dosi per 4 persone)
- 250 g di cioccolato fondente (con la max % di cacao)
- 100 g di burro
- 4 uova
- 120 g di zucchero a velo

Preparazione:
Spezzettate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria con il burro. Nel frattempo sgusciate le uova e separate i tuorli dagli albumi. Montate gli albumi a neve ben ferma e i tuorli con lo zucchero, incorporate cioccolato e burro fusi e mescolate.
Incorporate gli albumi e mescolate dal basso verso l’alto. Prendete uno stampo per torte e foderatelo con la carta da forno, mettete dentro il composto e livellate la superficie con il dorso di un cucchiaio bagnato.
Cuocete la torta in forno caldo a 180°C per circa 25 minuti.

Fonti: ricetta pubblicata da Serena Vasta su http://www.pourfemme.it/

sabato 6 novembre 2010

L'orto sul tetto di casa: A Torino iniziano a moltiplicarsi. E c'è anche chi insegna a crearli.

Ce n'è per tutti i gusti sul tetto di via Goito 14 a Torino.
Un orto nel quartiere San Salvario che ha fatto parlare di sé. A partire da questa esperienza e dal grande interesse suscitato, Studio999 con 'Oursecretgarden' apre nei suoi spazi, al piano terra di via Goito 14, un laboratorio per accompagnare gli abitanti del quartiere nella realizzazione di orti sui tetti, dalla fase ideativa, alla realizzazione, fino alla piantumazione.

Insalata, cicoria, rucola, ravanelli e pomodori. E poi fagioli, fagiolini, zucchini e zucche rigorosamente bio.

Gli abitanti di San Salvario, ma non solo, avranno la possibilità di conoscere i benefici ambientali e sociali che questo tipo di esperienza innesca e potranno richiedere la consulenza tecnica e botanica necessaria per mettere in pratica il loro progetto. "Bisogna capire se il tipo di tetto di cui disponiamo - spiega uno dei tre soci di Studio 999, l'architetto Elena Carmagnani a IGN, testata online dell'Adnkronos - può essere adatto, se regge, quali verdure piantare in quale periodo. Prima di iniziare, certo, bisogna ottenere l'autorizzazione nell'assemblea condominiale".

In occasione di Paratissima 2010, l’orto e gli spazi dello studio sono aperti al pubblico.
Sarà in distribuzione il primo manuale per la realizzazione di orti sui tetti, realizzato da Studio999. "Abbiamo deciso di creare un orto sul tetto - spiega Elena Carmagnani a IGN, testata online dell'Adnkronos - insieme a una decina di famiglie, più che altro giovani coppie sui trentacinque anni. La coltivazione occupa una porzione perimetrale del tetto piano dello studio per un totale di 40 mq di superficie. A fine giugno inizi di luglio la prima raccolta. Nel mese di settembre si è proceduto alla piantumazione delle specie autunnali e invernali".

L’orto è coltivato in modo biologico, senza l’utilizzo di fertilizzanti o pesticidi e lavorando lo strato più superficiale della terra. Questo uso collettivo di uno spazio in condivisione costituisce un'importante innovazione nel modo di abitare, che crea occasioni di socialità in un contesto urbano particolarmente critico.

Leggi tutto l'articolo su: adnkronos.com

giovedì 4 novembre 2010

Eventi e mostre nel mese di Novembre 2010


INTERPOMA 2010 (dal 04/11/2010 al 06/11/2010)
La prossima Fiera internazionale specializzata per la produzione, conservazione e commercializzazione della mela, avrà luogo dal 4 al 6 novembre 2010. Nel 2008 giunsero in visita ad Interpoma 11.653 operatori provenienti da 57 nazioni. Anche nel 2010 l'evento tratterà tutti gli aspetti legati al settore della mela e sarà accompagnato dal congresso internazionale: La mela nel mondo.
Per informazioni: Fiera Bolzano - piazza Fiera 1, Bolzano - Tel 0471 516000 Fax 0471 516111.
info@fierabolzano.it
http://www.interpoma.it/

NUOVE NORME PER IL VIVAISMO FRUTTICOLO (il 05/11/2010)
'Le nuove norme comunitarie per la propagazione e commercializzazione delle piante da frutto' è il titolo della tavola rotonda che si svolgerà in occasione di Interpoma 2010 il 5 novembre alle ore 10:00 presso la sala Schreckbichl dell'Hotel Sheraton Four Points a Bolzano.
Le tematiche affrontate saranno le prospettive di qualificazione del vivaismo nazionale e i rischi per la qualità delle produzioni frutticole italiane.
Il convegno organizzato durante Interpoma è promosso da Civi Italia con lo scopo di favorire un incontro ed un confronto tra vivaisti, frutticoltori e le massime autorità ed istituzioni nazionali e comunitarie, al fine di acquisire importanti indicazioni sullo stato dell'arte delle norme europee e nazionali in materia di vivaismo, per ricercare assieme posizioni comuni e condivise, capaci di rafforzare il ruolo della filiera frutticola nazionale in Europa.
www.fierabolzano.it/interpoma/

DIRADAMENTO CHIMICO SU MELO (il 06/11/2010)
Il convegno 'Stato dell'arte ed orientamenti tecnici sul diradamento chimico delle mele' si terrà nell'ambito di Interpoma presso il Centro Congressi della Fiera Bolzano c/o Four Points Hotel Sheraton nella sala 'Tiefenbrunner' dalle ore 15,00 alle 19,00. Il convegno si organizza in due parti principali: la prima a carattere prevalentemente scientifico, la seconda ad indirizzo principalmente tecnico/applicativo. Tra le due sessioni è prevista una sessione a carattere 'regulatory' nella quale verrà trattata la situazione delle varie sostanze attive alla luce della revisione europea.
Per ulteriori informazioni: tel. 0471 976598 .
info@agrimport.it
www.fierabolzano.it/interpoma

PESTICIDES IN THE MEDITERRANEAN AREA (dal 11/11/2010 al 12/11/2010) Catania
Scopo del workshop è rendere note le attività di ricerca del Grifa e del MGPR, due associazioni che riuniscono ricercatori provenienti dall'Italia e dai Paesi del Mediterraneo. Il wokrshop si concentrerà sulla xenobiotica e in particolare sui pesticidi, sul loro impatto ambientale e sulla valutazione del rischio.
L'incontro si svolgerà in Piazza Dante, 2 presso il Monastero dei Benedettini.
mgpr-grifa@unict.it
www.grifa.org/MGPR2010/index.htm

INTENSIFICAZIONE COLTURALE IN OLIVICOLTURA ([12/11/201)] - Sassari
La Sezione Centro Ovest dell’Accademia dei Georgofili, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei della Facoltà di Agraria di Sassari, ha ritenuto opportuno organizzare una Giornata di Studio nella quale verranno dibattute e approfondite le problematiche legate all'intensificazione colturale in olivicoltura.
Per informazioni contattare la segreteria: Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei
Università di Sassari,
tel. 079229232, fax 079229337.
arboree@uniss.it

Calabria, workshop sull'actinidia Gioia Tauro (Rc), 25 novembre 2010 ore 15.30.
Il 3° workshop 'Actinidia in Calabria' si terrà il 25 novembre 2010 a Palazzo Fallara,
Questo è il programma delle relazioni a seguire:
Cancro batterico dell'actinidia in Italia e nel mondo: attuali conoscenze e strategie in atto - Giorgio Mariano Balestra, Università della Tuscia (Vt)
Nuove varietà e tecniche di impollinazione - Valentino Bovo, Soc. agricola Bovo F.lli, Verona
Tecniche colturali - Cristos Xiloyannis, Università Basilicata / Servizio fitosanitario regionale
Le conclusioni saranno affidate a Michele Traversa, assessore all'Agricoltura della Regione Calabria. Coordina i lavori Rosario De Leo – divulgatore agricolo Arssa Ce.DA n° 17 Gioia Tauro.
Per informazioni contattare la segreteria organizzativa:
Associazione Protos, SS 18 - 89013 Gioia Tauro (Rc)
Tel. e fax 0966-52669
Email: protos2008@libero.it

Segnala, nei commenti, nuovi eventi e manifestazioni.

Influenza: una dieta a base di frutta e di verdure stagionali per combattere i sintomi dell’influenza

Per difendersi dalla imminente influenza stagionale si comincia dalla tavola. Sono gli esperti del Policlinico San Matteo di Pavia, che lanciano l'idea di dieta ‘scudo’ per giocare d’attacco e prevenire le mosse dei tre virus protagonisti della stagione invernale alle porte.
Dal kiwi ai semi di girasole, passando per il classico vegetale del grande freddo: la zucca.

Gli alimenti alleati del nostro sistema immunitario sono insospettabili, e la lista e’ lunga. Il consiglio degli specialisti dell’ospedale è: “Alimentarsi in modo corretto e regolare, assumere cibi ricchi di betacarotene e vitamina E e C con potere antiossidante e protettivo”, spiegano in una nota.
Un messaggio che, tradotto in frutta e verdura, significa consumare tanti agrumi, ananas, frutti di bosco, mandorle e nocciole. E ancora carote e zucchine, patate e pomodori, spinaci e carciofi.

Anche il condimento deve essere ‘mirato’: “Scegliete fra olio extravergine di oliva oppure olio di semi”, suggeriscono gli esperti.

Un aiuto prezioso contro l’influenza arriva anche da cibi ‘sottorappresentati’ nei piatti degli italiani: barbabietole rosse e semi di girasole. Intramontabili i classici broccoli, le cime di rapa, il prezzemolo e i peperoni.

La lista degli specialisti si conclude con il rimedio della nonna più gettonato: latte con il miele. Alla dieta giusta vanno poi abbinate alcune misure protettive, ricordano ancora gli esperti: “Lavarsi spesso le mani o frizionarle con gel alcolico, gettare i fazzoletti dopo l’uso, coprire il naso e la bocca quando si starnutisce o si tossisce, tenersi un po’ più isolati dal resto della famiglia quando ci si ammala, non condividere con altri i propri oggetti personali”.

Da non dimenticare il ruolo strategico del sonno per ricaricare l’organismo e “l’attività fisica regolare”.

Fonte: Adnkronos
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