venerdì 27 febbraio 2009

Lo sceicco proibisce i biocarburanti! 'Sono composti da alcool', non consoni all'Islam.


Secondo lo Sceicco Mohammed al-Najimi, i biocarburanti non sono consoni alla religione islamica. Dice infatti il religioso: 'sono essenzialmente composti da alcol '.
Ma ha anche precisato che il suo parere non deve essere considerato una fatwa o un pronunciamento giuridico dell’Islam, ma deve indurre i leader islamici a studiare il problema.
Al-Najimi ha detto che il divieto dell’uso dei biocarburanti dovrebbe essere esteso a tutti i Paesi islamici (tra cui l’Indonesia la cui popolazione è per 86% musulmana) e dovrebbe toccare anche quei musulmani che vivono e studiano all’estero e che potrebbero usare veicoli che vanno a biocarburanti o che usano miscele addizionate.
Infatti, ha specificato lo Sceicco allo Shams, giornale arabo, che il Profeta Maometto ha proibito tutto ciò che ha a che fare con l’alcol, inclusa la vendita, l’acquisto, il trasporto, il berlo, il servirlo e il produrlo.


Fonte: Ecoblog

I prezzi aumentano 5 volte dal campo alla tavola!

I prezzi aumentano in media quasi cinque volte dal campo alla tavola e esistono, dunque, ampi margini da recuperare, con più efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica.
E’ quanto dichiarato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, a Bari in occasione della Convention delle Cooperative aderenti a Coopcoldiretti Puglia, a cui hanno partecipato un migliaio di rappresentanti di imprese agricole e cooperative della Puglia.
'Per acquistare alimenti le famiglie pugliesi spendono in media 480 euro al mese che finiscono per il 60% alla distribuzione commerciale, per il 23% all’industria alimentare e solo per il 17% all’agricoltura.
Qui non c'entra né la crisi mondiale né altro, si tratta semplicemente di una prolungata rapina', ha scandito il Presidente Marini, 'che dobbiamo fermare e le oltre 200 cooperative pugliesi che condividono gli obiettivi che Coopcoldiretti Puglia si è prefissata sono il perno attorno al quale ruoterà il nostro progetto per una filiera tutta agricola, tutta italiana e firmata dagli agricoltori che coinvolge imprese agricole, mercati degli agricoltori e cooperative.
Una filiera più 'trasparente' perché firmata, più 'onesta' perché agricola e più 'pulita' perché italiana'.
'Una filiera', ha aggiunto Marini, 'che ha le sembianze e ‘la firma' degli agricoltori e degli allevatori italiani. Una filiera che possiede una sua ‘massa critica', spostando l'ombrello di garanzia dal singolo prodotto di ogni parte del mondo alla totalità del cibo dei soli territori Italiani.
Una filiera che trasferisca direttamente al consumatore italiano e del mondo valori di genuinità, sicurezza, territorialità, distintività che sono propri della nostra produzione e rappresentano il vero valore aggiunto della cooperazione.
L’obiettivo è quello di ridurre la forbice dei prezzi tra produzione e consumo per recuperare valore per le imprese e per i cittadini. Occorre', ha precisato Marini, 'moltiplicare il numero di mercati degli agricoltori, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita nel 2008 battendo nell’alimentare negozi ed ipermercati grazie ad un incremento dell’8% del valore delle vendite per un totale stimato in 2,7 miliardi di Euro.'
Campagna amica è una formidabile occasione per aggiungere concorrenza ad un sistema ingessato da anni. I mercati di Campagna amica, non solo sono una occasione di mercato per tante nostre imprese, ma anche e soprattutto un modo per far conoscere, apprezzare e riconoscere, al mondo, l'agricoltura Italiana e le sue distintività, sono il miglior veicolo promozionale per il Made in Italy e per il marchio che lo contraddistinguerà.

Fonte: Coldiretti

martedì 24 febbraio 2009

Innovazione e una nuova filiera di produzione rilanciano l'albicocco in Italia e nel mondo


Negli ultimi anni l’albicocco ha manifestato una forte espansione sia nel mondo che in Italia, a causa della sempre crescente richiesta del mercato e della concomitante crisi della peschicoltura.
La superficie produttiva mondiale dell’albicocco è passata dai 412.100 mila ha del 2000 ai 466.056 ha del 2007 (Faostat 2008) con un incremento di circa il 13%.
L’incremento è dovuto soprattutto alla creazione di nuovi impianti nei Paesi del Bacino del Mediterraneo, in Medio Oriente ed in Cina.
Nello stesso periodo in Italia si è passati da 15.300 ha a 16.300 ha grazie al significativo aumento di superfici investite nel Sud della penisola.
Inoltre il consumatore italiano ha manifestato un sempre maggiore interesse verso questi frutti: la domanda ed i consumi interni sono cresciuti del 14%.

Innovazione e mercato
La crescente domanda da parte dei mercati è stata sicuramente supportata dalle nuove cultivar che i genetisti nazionali ed internazionali hanno messo a disposizione dei frutticoltori e dei consumatori negli ultimi anni.
L’attività di ricerca ha generato tantissime nuove cultivar con differenti caratteristiche intrinseche ed estrinseche, a seconda della filosofia di miglioramento genetico del suo costitutore pubblico o privato e dall’area di competenza degli stessi.
Ad esempio, le albicocche californiane sono caratterizzate da frutti di grossa pezzatura, colore arancione carico, sovraccolore molto esteso e brillante, polpa arancione di elevata consistenza.
I frutti risultano particolarmente apprezzabili dal punto di vista visivo e dal punto di vista tecnologico per industria e mercato; queste caratteristiche vanno però a discapito dell’aroma, del sapore dolce e della succosità. In questo caso il miglioramento genetico ha scelto di privilegiare le caratteristiche tecnologiche del frutto, adattandolo alle lunghe filiere distributive a cui si rivolge più che alle qualità percepite dal consumatore.
Il risultato finale di quest’intensa attività di breeding ha generato molte varietà che sono attualmente al vaglio di ricercatori e sperimentatori per testarne le effettive caratteristiche e potenzialità. Solo quelle realmente valide potranno essere coltivate dai nostri agricoltori con l’obbiettivo di immettere sul mercato un prodotto di elevata qualità, competitivo e remunerativo.

giovedì 19 febbraio 2009

Celiachia: a Rimini 5 appuntamenti con il gusto


GLI INCONTRI-LEZIONE PROMOSSI DALLA CONFARTIGIANATO PER SCOPRIRE PRODOTTI E RICETTE GLUTEN-FREE
Rinunciare al glutine, senza rinunciare al gusto. Sono le parole d'ordine del progetto "Benvenuta Celiachia" organizzato dalla Confartigianato di Rimini - Donne Impresa di cui è presidente Valeria Piccani.
Cinque appuntamenti per scoprire che l'intolleranza al glutine che caratterizza la malattia può essere aggirata attraverso la conoscenza di trucchi culinari, conservando nello stesso tempo salute e benessere.
Dopo quello del 17 febbraio, sono previsti altri 4 incontri con chef ed esperti del settore per promuovere la cultura alimentare.
Martedì 3 marzo lo chef Cosimo Di Stasi guiderà la cena-lezione "Ricordanze di Romagna", il 17 marzo carni rosse e bianche nella dieta dei celiaci saranno protagoniste dell'incontro "Ed è subito carne", il 31 marzo sarà la volta dei "Tesori di campagna", ed infine il 14 aprile il ciclo si concluderà con l'ultima portata, i dolci e i dessert, delizie spesso a base di farina e quindi vietate ai celiaci, ma che opportunamente rivisitate e corrette con ingredienti senza glutine possono ugualmente soddisfare tutti i palati.

mercoledì 11 febbraio 2009

Come ottenere carburanti ecologici grazie alla biotecnologia

Il progetto Biorenew finanziato dall’Unione europea e' finalizzato alla lavorazione sui biocarburanti di seconda generazione, ossia quelli ottenuti da scarti agricoli o forestali e non da colture alimentari. Attualmente il processo di estrazione della cellulosa costituisce il principale fattore frenante. Nelle piante, infatti, la cellulosa è saldamente legata a lignina e emicellulosa e forma un robusto reticolo che svolge il compito di vera e propria impalcatura dei tessuti vegetali.
La scissione di questi legami chimici rappresentano un serio ostacolo, dal momento che la forza necessaria per spezzarli richiede un quantitativo di energia tale da rendere il processo industriale non conveniente.
Il progetto europeo Biorenew a cui partecipano oltre all'Italia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Francia e Spagna sta raggiungendo importanti traguardi tramite lo studio genomico di un fungo, il Postia placenta, noto proprio per la sua capacità di degradare in maniera efficace la cellulosa.
Il fungo usa una miriade di piccoli agenti ossidanti che distruggono le pareti delle cellule della pianta per depolimerizzare la cellulosa.
L'utilizzo di questo processo biologico apre le porte a strategie per la decomposizione della lignocellulosa in maniera più efficace, con meno dispendio di energia e minore impatto ambientale.
Altra possibile ipotesi potrebbe essere l’estrazione di zuccheri da erbe perenni.
Vedi pure: Modificare le piante per produrre piu' etanolo.


martedì 10 febbraio 2009

Come ridurre i rischi di ipertensione e ictus con l'hibiscus


Bere te' ottenuto dai fiori di ibisco può aiutare a ridurre la pressione del sangue.
Uno studio sostenuto dalla dottoressa Diane McKay, scienziata esperta in nutrizione, rileva che sono sufficienti 3 tazze di infuso al giorno per ridurre la pressione sanguigna nelle persona a rischio di malattie cardiache, ictus e patologie renali.
La pianta ha proprietà antiossidanti che aiutano l’organismo a liberarsi dei dannosi radicali liberi.
Lo studio è stato condotto su 65 persone con età compresa tra i 30 e i 70 anni, suddivisi in due gruppi, tutte con livelli di pressione a rischio.
Al primo gruppo è stato somministrato per tre volte al giorno il tè di ibisco, mentre al secondo è stato dato un placebo. Dopo sei settimane, il gruppo trattato con l’ibisco ha mostrato una diminuzione media della pressione del 7,2%, con qualche punta del 13,2%. Al contrario, il gruppo trattato con il placebo ha registrato un calo della pressione del 1,3%.
Sono comunque necessari studi più approfonditi per stabilire con certezza come e in che misura sia possibile intervenire in tutti i problemi di pressione arteriosa e nelle malattie ad essa collegate.
Vuoi sapere tutto sulla pianta di ibisco? Accedi al sito Ortoegiardino nel settore piante da interno.

mercoledì 4 febbraio 2009

Hai la febbre? Mangia che ti passa!


Di solito per abbassare gli effetti della febbre si ricorre all'aspirina e non si considera che il principio attivo di quest'ultima, l'acido acetilsalicilico, e' contenuto, in quantita' piu' o meno variabili, in diversi prodotti naturali.
Cosi' per combattere la febbre o le malattie da raffreddamento non c'e' di meglio che farsi una bella mangiata.

Naturalmente bisogna sempre seguire una sana alimentazione, senza esagerare e limitandosi a cibi di facile digeribilita'.

Gli alimenti che contengono le concentrazioni piu' alte di salicilati sono le spezie: curry, paprika, timo, rosmarino e origano.

A seguire alimenti più comuni come ortaggi, frutta ed erbe aromatiche che possiamo trovare tranquillamente in negozio o, meglio ancora, ce li coltiviamo nel nostro orticello.


domenica 1 febbraio 2009

Ma il caffe' fa bene anche agli anziani? sembra proprio di si!


Il consumo moderato di caffe' sia esso decaffeinato oppure no, sembra che faccia proprio bene agli anziani, anzi e' un vero toccasana. Tutto cio' e' emerso nel corso del Congresso SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) ove sono stati evidenziati tra i molteplici costituenti della bevanda il contenuto di polifenoli e caffeina che determinano l’effetto positivo sulla salute nella terza età.
Bere caffè significa aumentare la concentrazione plasmatica di acido caffeico (un polifenolo) e di conseguenza aumentare la capacità antiossidante totale del plasma, ma anche diminuire l’aggregazione piastrinica e modulare l’espressione genica.
Sembra che una regolare assunzione di caffè protegge dall’insorgenza di Parkinson e di Alzheimer e dall’insorgenza del diabete di tipo 2 (frequente in età avanzata).
Inoltre: il caffè, proprio per le sue componenti antiossidative, è protettivo rispetto alla cellula epatica, tutelando dal danno di cirrosi alcoolica e non alcoolica fino a prevenire l’eventuale esordio di carcinoma epatico.

EFFETTI DEL CAFFE'
Funzioni metaboliche
: Non aumenta il colesterolo ematico, non incrementa le LDL. Incrementa la termogenesi. Previene dal Diabete II.
Sistema cardiovascolare: non vi sono associazioni tra consumo e ictus, malattia coronaria. Non incide sul rialzo pressorio se non nell'immediato con somministrazione acuta.
Apparato urinario: ha effetti diuretici; stimola il rilascio di renina; non è associato al cancro al rene.
Sistema nervoso: variabile individuale. Favorisce lo stato di allerta e le performance cerebrali. Protettivo nei confronti della malattia di Parkinson e Alzheimer.
Apparato gastrointestinale: digestivo; previene da CCR; cancro esofageo, gastrico; stimola l'attività propulsiva del colon.
Funzioni epatobiliari: previene da Cirrosi epatica e epatocarcinoma; stimola la cistifellea; previene i calcoli biliari. Da evitare solo se già in presenza di calcolosi.
Apparato muscolo scheletrico: stimolatore della performance fisica.

(Approfondimenti in merito, oltre che aggiornamenti scientifici sul tema, nelle varie patologie e differenti momenti fisiologici, sono reperibili sul nuovo sito http://www.caffemedicina.it/, interamente dedicato ai professionisti della salute)
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